Sono mesi che la Banca centrale europea (BCE) alza i tassi di interesse per contrastare l’inflazione ma la situazione non è cambiata molto.
La crisi economica continua ancora anche se per alcuni economisti il 2023 poteva essere l’anno della ripresa.
Purtroppo, il perdurare della guerra in Ucraina e il continuo aumento dei tassi di interesse da parte della BCE rende tutto incerto e instabile. Ed è soprattutto su quest’ultimo aspetto che l’economista Giulio Sapelli, professore ordinario di storia economica, ha criticato le mosse di Christine Lagarde.
L’aumento dei tassi è un errore della BCE che porterà a un indebolimento economico dell’Italia
In un’intervista esclusiva rilasciata a notizie.com ha commentato l’aumento dei tassi di interesse nel seguente modo: «È scandaloso vuol dire davvero non capire il momento che si sta attraversando».
Spiegando, inoltre, che il 2023 sarà l’anno della resistenza delle piccole e medie imprese ma anche dell’aumento delle difficoltà delle grandi aziende. Soprattutto quelle del settore automobilistico e siderurgico. Le conseguenze potrebbero essere gravi perché l’Italia si troverà a chiedere aiuto all’estero.
E la situazione, secondo il professor Sapelli, non migliorerà con l’aumento dei tassi di interesse sui mutui che potrebbero portare non solo un ulteriore indebolimento dell’economia italiana ma anche delle persone stesse. A tal proposito ricordiamo che gli aumenti dei mutui interessano solo i tassi variabili.
Insomma, Sapelli è contrario alla politica economica della Banca centrale europea che ritiene non corretta.
Così come non è corretto il Superbonus. Infatti, alla domanda cosa pensasse delle decisioni prese dal governo ha risposto che è sempre stato contrario ai bonus di qualsiasi tipo. In questo caso, però, ha affermato: «È assolutamente sbagliato interrompere improvvisamente questo provvedimento. Sono state create alcune aspettative e vanno mantenute». Tuttavia, spera che si possa fare un passo indietro sulla misura.
Anche riguardo all’equo compenso non è d’accordo sulle decisioni prese. Infatti, per l’economista la decisione la deve prendere l’impresa.