Basta soprusi in famiglia: impugnare il testamento diventa facile

Si può metter mano sul testamento e dare termine a tutti quei soprusi in famiglia che tanto hanno danneggiato alcuni contesti con le fragilità moderne e non solo.

Ci sono famiglie e famiglie, ognuna con le sue caratteristiche, ma questo non significa che in tutte ci sia amore e rispetto in maniera incondizionata. Per giunta c’è molta discriminazione laddove ci sono dei contesti “al di là dei canoni tradizionali”, i quali vengono invece sempre più spesso giudicati, nonostante il benessere che lega i membri. Quindi, non è uno statuto a farla, ma i rapporti sinceri, e laddove ci sono soprusi, bisogna intervenire su documenti come il testamento.

donna che allontana soprusi e segnale di stop
Basta soprusi in famiglia: impugnare il testamento diventa facile- Trading.it

Il testamento è il documento che segnala i lasciti per eccellenza ai sopravvissuti del parente defunto. Ed è qui che i “parenti serpenti” tornano in auge, specie dopo periodi di latitanza, magari quando era necessario un aiuto. Così, si cerca di contener quanto più possibile le tensioni, oppressioni, e tutti i tentativi di prevaricazione.

Chi è erede ha diritto ad impugnare, cioè a sottoporre a verifica il testamento laddove l’annullamento possa permettergli un’altra delazione. Se è conveniente o meno, non può esser sindacato dal giudice. Il documento olografo non è autentico per il consulente tecnico se quest’ultimo ritiene una grossa discrepanza e differenza tra la scheda testamentaria e le scritture comparative.

Si tratta di disallineamento, scompostezza del gesto, omissioni e illeggibilità. La prescrizione è di 5 anni, quindi questo è l’arco di tempo che permette di porre in essere queste soluzioni. Ma cosa comporta l’impugnazione?

Gestione testamentaria corretta per eliminare soprusi in famiglia

Nel gesto in questione che avviene per indegnità a succedere come erede, vi subentra il litisconsorzio per i successori legittimi poiché si tratta di un’azione destinata a conquistare la pronuncia relativa a un rapporto giuridico con oggetto l’accertamento della condizione di erede. Se questa azione non trova rapporto di pregiudizialità giuridica con un giudizio penale pendente, l’esistenza dell’istituto non giustifica la sospensione totale o parziale del processo civile.

soprusi in famiglia fra fratelli
Gestione testamentaria corretta per eliminare soprusi in famiglia- Trading.it

Il favor veritatis è il criterio valutativo di accertamento o della di rimozione della qualità di erede, tranne che non sia previsto diversamente per interessi maggiori. Per il riconoscimento dell’impugnazione del figlio nato fuori dal matrimonio non serve la prova dell’assoluta impossibilità di concepimento, perché il convincimento del giudice si può basare sul riserbo dell’interessata che è avversa ingiustificatamente all’espletamento della C.T.U. genetica.

Cosa è necessario per impugnare? Se avviene per nullità, c’è il litisconsorzio anche per gli eredi legittimi. Fermo restando che l’eventuale accettazione della richiesta renderebbe invalida la dichiarazione del testamento e la sua successione. Questa è la decisione della Cassazione con la sentenza n.4452.

È bene evidenziare che non si tratta solo di figli, ma di tutti gli eredi possibili per legge, quindi non solo i “De cuius”. Per la sottoscrizione del testamento non si preclude la possibilità di far querela di falso presso la scheda testamentaria da impugnare sia del tutto o che in parte. Chi vuole impugnare, secondo l’art.591 del codice civile ha il dovere di provare lo stato in incapacità in cui stava il testatore quando ha disposto il testamento. Questo secondo la sentenza del Tribunale di Vercelli, la n. 518.

Di certo non si può vietare di impugnare se ci dovessero essere altri successibili. L’interesse potrebbe essere riconosciuto solo dal “noto” che lo preceda nella successione. La sentenza n. 25077 che attesta ciò è quella della Cassazione Civile. Ma quali sono i litisconsorzi necessari? Tutti quelli menzionati nel documento, a prescindere dal fatto che sono successibili o legatari o ancora eredi. A stabilire ciò è il Tribunale di Imperia con sentenza n.436.

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