Banconote rovinate, da ottobre non si potranno più usare: ecco dove non saranno più accettate e per quale motivo.
Sebbene, negli ultimi tempi, la valuta digitale abbia preso sempre più il posto del contante, è anche vero che la maggior parte di noi continua a servirsi quotidianamente di monete e banconote per i propri acquisti e pagamenti. Del resto, far sparire del tutto il contante sembra quasi un’utopia e, ovviamente, vantaggi e svantaggi riguardano entrambi i metodi di pagamento. Da Ottobre, tuttavia, giungerà una novità non da poco: le banconote rovinate non si potranno più usare, ecco dove e per quale ragione.
A tutti sarà capitato, una volta o l’altra, di fare i conti con una banconota danneggiata. Tale danno può consistere in un piccolo strappo, nello scolorimento, perfino nella presenza di scritte e simili. A quanto pare, tuttavia, da Ottobre alcuni dovranno prestare particolare attenzione: ecco dove.
Se, da una parte, i cittadini italiani possono tirare un sospiro di sollievo, dall’altra occorre riflettere a fondo su tale novità. Il motivo è semplice: sebbene l’iniziativa in questione riguardi gli Stati Uniti, si tratta certamente di una problematica che, prima o dopo, anche noi potremmo ritrovarci ad affrontare.
Da Ottobre, infatti, le banconote severamente danneggiate, negli Stati Uniti, non saranno più accettare in negozi, banche, imprese e così via. Il livello di danneggiamento riguarda, ovviamente, quel denaro che risulta talmente compromesso da renderne impossibile la verifica di autenticità con i mezzi ordinari. Il motivo alla base di tale decisione non è difficile da comprendere: evitare truffe e simili.
Cosa accade, invece, in Italia, quando ci si ritrova a fare i conti con una banconota simile? Ebbene, da noi non vige alcun divieto di utilizzare tale denaro, tuttavia i destinatari, come negozianti e simili, possono rifiutare di accettarlo. Ciò quando vi sono subbi riguardo la “rimborsabilità”, visto che la Banca d’Italia sostituisce le banconote di questo genere solo se il danno riguarda fino al 50% di quella originale.
Ciò significa che solo le banconote che per metà sono rimaste integre saranno rimborsate. L’unica alternativa, diversamente, è riuscire a dimostrare che il danno sia stato accidentale, operazione non da poco considerando la circolazione no stop del contante. L’ideale, dunque, sarebbe conservare tali banconote con l’obbiettivo di restituirle e chiedere sostituzione senza tentare di rimediare da soli, col rischio di peggiorare la situazione. Resta, però, essenziale in ogni caso che la banconota in questione e gli elementi che contraddistinguono il denaro “vero”, siano abbastanza integri da consentirne il riconoscimento.
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