Pezzi di storia italiana, banconote che hanno fatto la storia, che sono entrate nell’immaginari collettivo del nostro paese.
Come si può raccontare una banconota. In Italia, il passato della vecchia lira, i volti, quei volti di personaggi che hanno fatto la storia del nostro paese, impressi per sempre su quella carta tanto ambita e speciale. Giuseppe Verdi, Vincenzo Bellini, Galileo Galilei o Marco Polo. Personaggi che hanno legato il proprio nome a quello del nostro paese, che hanno lavorato e primeggiato nei loro ambiti per poi entrare di diritto nella galleria dei più valorosi e prestigiosi di sempre. Come si racconta una banconota se non attraverso l’epoca che ha vissuto, il periodo che ha rappresentato. L’immagine che ha accompagnato in giro per il suo paese.
Una delle banconote, tra le più recenti in assoluto se si considera l’epopea della vecchia lira, che maggiormente è rimasta negli occhi e nei cuori degli italiani è certamente l’ultima da 1000 lire con il volto di Maria Montessori. Ultima, prima dell’avvento dell’euro, nel 2002. Questa banconota, prodotta dal 1990 al 1998 è rimasta quindi in circolazione fino all’ultimo. L’ultima versione di 1000 lire cartacea insomma, un vero e proprio mito. Su una delle due facciate, l’immagine di Maria Montessori, uno dei personaggi più celebri della storia recente italiana. Scienziata, educatrice, neuropsichiatra, suo il metodo educativo che oggi è seguito in ogni parte del mondo.
Uno degli esemplari che ha rapito maggiormente l’attenzione ed anche le emozioni degli italiani è senza dubbio l’ultimo della vecchia lire. La 1000 stampata tra il 1990 ed il 1998 rimasta in circolazione fino all’arrivo dell’euro insomma. Parliamo di una banconota alle quale tutti sono rimasti molto affezionati, forse perchè l’ultima. Impressa su una delle due facciate della banconote, l’immagine di Maria Montessori, scienziata, educatrice, neuropsichiatra, che ha legato il suo nome ai successi del suo metodo educativo, esempio impeccabile seguito ancora oggi in giro per il mondo.
Banconote della vecchia lira che valgono oro: occhio ai vecchi cassetti di casa
Sul retro della banconota, “Bambini allo studio” dell’artista Armando Spadini, realizzato nel 1918 a rimarcare in qualche modo la missione empirica di quello stesso esemplare. A rendere speciale questa banconota, in merito alla sua valutazione attuale, considerando la giovane età relativa della stessa sono però alcuni fattori che non sempre determinano un certo prestigio. Parliamo infatti del numero di serie. Le lettere AA ad inizio serie per l’appunto, possono portare per alcuni esemplari alla valutazione comunque interessante di circa 40 euro a pezzo. Interessante inoltre il discorso legato alle serie sostitutive, quelle che di fatto entrano in scena nel caso ad esempio di banconote danneggiate.
Le serie che iniziano con le lettere XA A, XB A, XC A, XD A possono portare ad esempio ad una valutazione che sfiora i 200 euro per esemplare. Una cifra assolutamente impensabile se si tiene conto prima di tutto dell’età della banconote e poi del valore nominale iniziale della stessa. In questo caso, è più che evidente, ci troviamo di fronte ad un vero e proprio pezzo di storia italiano, una banconota unica nel suo genere, ultima versione di un taglio entrato nel mito, nella storia e nell’immaginario collettivo degli italiani.
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