Una delle banconote ricordate con forse maggior affetto dagli italiani. Banconota che segnato il suo tempo, forse anche per il potere d’acquisto negli anni detenuto. Andata in pensione con l’avvento dell’euro nel 2002, la 10mila lire ha sempre mantenuto quel fascino indiscusso che ha caratterizzato la sua esperienza. Diversi i volti che ne hanno caratterizzato l’immagine. L’ultimo, il più recente e forse nell’immaginario pubblico il più familiare è certamente quello di Alessandro Volta, caratterizzato da quel particolare dettaglio cromatico.
Il mondo del collezionismo negli anni ha di certo fatto passi da gigante, per lo meno per quel che riguarda il seguito coltivato anno dopo anno. Il web e le sue infinite possibilità di ricerca, la concreta consapevolezza di poter acquisire informazioni di ogni tipo, di poter scovare in ogni angolo nuovi esemplari di questa o quella moneta o banconota ha fatto sicuramente in modo che il tutto acquisisse un seguito nettamente più numeroso, anno dopo anno. Il contesto è quasi del tutto rivoluzionato oggi.
10mila lire: l’immagine di Alessandro Volta ha praticamente segnato un’epoca
Gli esemplari ricercati dai collezionisti di tutto il mondo, e quindi quelli di maggior valore sono quelli che fanno parte delle cosiddette serie sostitutive. Queste banconote furono realizzate per prendere il posto degli esemplari in circolazione danneggiati. Di conseguenza risultano essere molto più rari. A contraddistinguerli è la lettera X ad inizio serie. La serie che ha come inizio le lettere XA, ad esempio, in perfette condizioni può arrivare a valere anche 1300 euro. Ovviamente condizioni peggiori fanno man mano diminuire il prezzo. XB può valere fino a 650 euro in ottime condizioni, XC 600 euro, XD 400 euro. Un vero e proprio tesoro, insomma, per chi si ritrova tra le mani questa meravigliosa banconota