All’orizzonte, per i prossimi mesi, aumenti per le commissioni Bancomat. Gli italiani costretti a modificare le loro abitudini.
Novità in arrivo per i pagamenti col Bancomat, perché da luglio 2025 gli importi delle commissioni cambieranno. Queste infatti andranno, in alcuni casi, incontro a incrementi sostanziosi e sensibili. Le istituzioni hanno deciso di differenziare il loro valore in base al costo del bene acquistato. Cosa significa? Che le commissioni più alte saranno addebitate per acquisti di alto valore, come potrebbe essere un bene di lusso, mentre per acquisti di basso valore, come ad esempio un caffè, allora le commissioni saranno per forza di cose più basse.
Una rivoluzione che sta facendo storcere il naso a una buona fetta di popolazione, non tutti si sarebbero aspettati una svolta così radicale. Ma alla fine ci si dovrà mettere l’anima in pace e abituarsi alle nuove disposizioni. Sarà difficile, certo, dimenticare abitudini tanto radicate ma, almeno per il momento, non ci sono altre soluzioni. E proprio in quest’ottica, cerchiamo di dare un’occhiata, nei prossimi paragrafi, alle principali differenze tra ora e dopo luglio 2025, quando verranno introdotte le modifiche per le commissioni.
Commissioni Bancomat, cosa cambia da luglio 2025? Prima e dopo
Come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, da luglio 2025 le commissioni Bancomat saranno differenziate in base al valore del bene acquistato. Ma questo in concreto cosa vuol dire? In poche parole, gli acquisti di basso valore saranno associati a commissioni più basse mentre quelli di alto valore a commissioni più alte. Le commissioni Bancomat oggi incidono per lo 0,2-0,3 per cento sul costo della transazione per gli esercenti; acquistando un bene di lusso del valore di 1.000 euro, la commissione applicata oscilla tra i 2 e i 3 euro.
Vediamo invece cosa cambia da luglio in poi, perché gli importi saranno completamente differenti – e non di poco. Prendiamo in esame lo stesso prodotto, sempre un bene di lusso del valore di 1.000 euro. Il suo acquisto comporterà per l’esercente una commissione superiore allo 0,3 per cento, potrebbe sfiorare lo 0,5 per cento o addirittura superarlo. E quindi quanto si arriverà a pagare? Su un articolo da 1.000 euro la commissione potrebbe aggirarsi attorno ai 5 euro (ma anche di più).
Insomma, all’orizzonte si intravede un quadro non esattamente incoraggiante. In pochi pensavano che uno scenario del genere si potesse concretizzare nel giro di così poco tempo.