Una buona fetta di trader si sta interrogando su una questione dibattuta ovvero quella dell’investimento in banche italiane, star della Borsa.
A pesare sulla scelta di continuare a investire nelle banche italiane, vere e proprie star della Borsa, possono essere numerosi fattori. Ad esempio le prospettive di redditività: malgrado il calo dei tassi, la redditività delle banche italiane rimane solida (in previsione) per il 2025, con rendimenti del capitale proprio attesi superiori al 10 per cento.
E non solo perché non è da escludere che il processo di consolidamento nel settore bancario italiano possa continuare, a sostenere i rendimenti in questo caso sarebbero le operazioni di M&A. Senza dimenticare poi, come fattore influente, il contesto macroeconomico attuale, che va sempre tenuto in considerazione.
In particolare la BCE potrebbe continuare a ridurre i tassi di interesse, il che potrebbe portare a conseguenze negative per i profitti delle banche legati ai margini d’interesse. A limitare la crescita del credito, inoltre, potrebbe essere la domanda interna debole, che caratterizza, da diverso tempo ormai, l’economia italiana.
Ma non è finita qui, perché gli investitori dovranno tenere conto anche delle valutazioni di mercato, prestando particolare attenzione ai rischi di sopravvalutazione. Ma vediamo nel dettaglio quali sono le migliori banche italiane su cui investire nel 2025.
Banche italiane, su quali investire? Le migliori del 2025 (occhio alle valutazioni di mercato)
Le azioni bancarie italiane sono valutate a prezzi relativamente bassi rispetto ad altri mercati europei. Cosa comporta? Che il settore diventa ancora più appetibile per gli investitori. C’è da dire che i titoli hanno già fatto registrare un aumento sensibile nel 2024, bisogna prestare particolare attenzione al rischio di sopravvalutazione.
Tra le banche migliori su cui investire impossibile non citare Intesa Sanpaolo, che è stata premiata come migliore banca di investimento in Italia per il quinto anno consecutivo da Global Finance. È caratterizzata da una forte presenza capillare e da una gestione accorda dei rischi, oltre a essere leader nel mercato retail e corporate. Non a caso ha ottenuto un punteggio di 9.3 su una scala di valutazione delle migliori azioni bancarie.
E poi Unicredit, che invece ha ottenuto un punteggio di 9.1 nella stessa classifica e che può vantare una solida presenza internazionale. All’interno del sistema bancario italiano rappresenta un importante player ed è tra i titoli a dividendo con le migliori performance recenti. Punteggio superiore (9.5) per Credem, una delle banche più solide secondo la classifica BCE. Performance non entusiasmante, nonostante la reputazione, di Mediobanca, con un punteggio di 7.7 nella classifica delle migliori azioni bancarie.
Tutte queste banche che abbiamo elencato nei precedenti paragrafi possono offrire al trader di turno una combinazione di solidità finanziaria, di performance di mercato e di riconoscimenti internazionali. Ed è proprio per questo motivo che risultano interessanti per gli investitori nel 2025. È bene ricordare, in ogni caso, che i rischi associati al settore bancario sono molteplici e che una valutazione delle condizioni economiche generali è necessaria, prima di prendere decisioni di investimento.