Il bear market è il momento migliore perché un settore faccia pulizia dai suoi eccessi e offra al contempo opportunità di ingresso a sconto. Questo vale anche per le criptovalute.
È proprio il settore delle criptovalute da settimane bloccato in range che sembra non avere sbocchi a essere il centro dell’attenzione delle istituzioni che si prodigano per imitarne la tecnologia.
Il mercato degli asset digitali è in crescita e tale sviluppo è legato alla diffusione delle piattaforme basate sulla blockchain. È nientemeno che la Banca d’Italia a interessarsi allo studio delle transazioni che coinvolgono gli asset digitali. Questo al fine di comprendere come la moneta digitale della BCE possa diventare più sicura ed efficiente.
Nell’ultima giornata il Bitcoin rappresentativo del mercato è stato sostenuto in modo deciso sul supporto 19.000. Un segno che il mercato si sta orientando su un’aspettativa rialzista con volumi short sempre più speculativi.
Anche gli ultimi eventi geopolitici già scontati sul prezzo hanno mantenuto sostanzialmente inalterato il range di prezzo con una premessa di maggiore e diffusa fiducia sul valore della criptovaluta.
In relazione a questo il recente paper della Banca d’Italia punta a chiarire l’integrazione tra le tecnologie decentralizzate, cosiddette Dlt, e le infrastrutture di mercato.
Il mondo della finanza mostra sempre più interesse nei confronti di soluzioni che si appoggiano alle tecnologie a registri distribuiti, proprio come quella inaugurata con la nascita del Bitcoin e quindi della blockchain.
La Banca d’Italia ha sperimentato soluzioni innovative che consentano di regolare in maniera efficiente e sicura questo tipo di pagamenti. Il fine è quello di eliminare il rischio che comporta lo scambio di asset su una piattaforma a registro distribuito con una valuta rappresentata da token o da criptovalute.
Introdurre l’euro digitale sarà una misura utile a velocizzare gli scambi, ridurre i costi ed evitare la dipendenza da alcuni fornitori. Secondo il presidente della Bundesbank Joachim Nagel l’Eurosistema dovrebbe affrontare attivamente il cambiamento nella concezione del denaro con il fine di sviluppare una moneta digitale emessa della banca centrale. A metà luglio la BCE ha infatti annunciato la sua sperimentazione per una valuta digitale emessa e concorrente al contante.
Questo introduce un ulteriore passo avanti nella modernizzazione dei pagamenti, della tracciabilità e della fiscalità degli Stati. Un euro digitale garantisce inoltre una facile coesistenza, convertibilità e complementarità delle varie forme di denaro.
Sebbene in generale l’impatto di un euro digitale deve essere analizzato con attenzione prima di assumere qualsiasi decisione, l’euro digitale è garantito dalla banca centrale ed è per questo privo di rischi. Questi emergono invero per la privacy e la protezione dei dati le cui regole non sono ancora state chiarite. In ogni caso le banche centrali hanno il compito di preservare il valore della moneta, indipendentemente dalla sua forma, fisica o digitale.
Tutto ciò dovrebbe essere completato entro ottobre 2023. Successivamente il Consiglio direttivo deciderà se sviluppare servizi integrati per valorizzare e rendere vantaggioso l’uso dell’euro digitale.
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