Banca Carige è la capogruppo del Gruppo Banca Carige e può contare oggi su una rete commerciale diffusa su quasi tutta penisola.
Banca Carige con più di cinquecento sportelli bancari e oltre un milione di clienti, è stata in questi ultimi anni al centro di grandi difficoltà economiche che ne hanno determinato l’assetto attuale.
Questo istituto oggi è conosciuto per essere stato al centro di diversi salvataggi, dovuti a crisi che hanno portato la banca sull’orlo del fallimento. Tuttavia questo istituto ha origini molto antiche che risalgono al medioevo. Fu fondato infatti nel 1483 da Angelo Carletti, teologo dell’epoca, apprezzato da papa Sisto IV. L’istituto succede alle naturali evoluzioni storiche, mutando fino al suo ingresso ufficiale nel settore bancario, quando nel 1846 viene trasformata in Cassa di risparmio.
L’istituto non spicca in modo particolare per la sua importanza patrimoniale, ma diventa negli anni una cassa di compensazione del potere politico, religioso, economico e notarile genovese. I poteri locali saranno al centro delle logiche della sua amministrazione, fino al suo commissariamento conclusosi soltanto nel 2020.
La storia di Banca Carige nel Secondo Dopoguerra
Nel secondo dopoguerra il grande protettore sarà Paolo Emilio Taviani, figura storica dell’antifascismo cattolico e del potere democristiano. Negli anni ’70 furono diversi gli intrecci economico politici con cui l’istituto ha proseguito in un relativo equilibrio fino agli anni ’90. In quegli anni Carige crea tre società nel settore parabancario: Columbus Leasing, Factoring e Domestic, che contribuiscono all’assetto e all’attività patrimoniale del Gruppo Polifunzionale Banca Carige.
Dalla fondazione del Monte di Pietà di Genova sono passati più di 500 anni ed è il 1991 l’anno in cui Banca Carige acquisisce l’attuale denominazione. Negli ultimi quindici anni e successivamente al suo ingresso in borsa avvenuto nel 1995, il Gruppo è particolarmente attivo nel panorama economico italiano. Banca Carige procede con un ciclo espansivo realizzando diverse acquisizioni soprattutto nel Nord Italia.
Tra il 2000 e il 2002 acquista da altre banche 124 sportelli, tra le operazioni più importanti ci sono quelle avvenute a partire dal 2008. In quell’anno vengono perfezionate due importanti acquisizioni, che vedono Banca Carige ampliare la propria rete territoriale con 78 sportelli dal Gruppo Intesa Sanpaolo e 40 sportelli dal Gruppo Unicredit. Tutto questo fino all’apice della sua crescita, avvenuta nel 2010 con l’acquisizione di 22 sportelli da Banca Monte dei Paschi di Siena.
Gli anni del dissesto finanziario l’attuale contesto operativo di Banca Carige
Da gennaio 2014 a dicembre 2019 Banca Carige è interessata da ben tre aumenti di capitale che arrivano a circa 2,9 miliardi di euro. Nel 2019 viene scongiurato l’ultimo fallimento dell’istituto, con il prezzo delle azioni che precipita successivamente a 0,0015 euro e la loro sospensione dal listino. Il Governo Conte ha fornito con un decreto d’urgenza una garanzia pubblica tre miliardi di euro sulle emissioni delle obbligazioni della Banca.
Con le dimissioni della maggioranza del CdA, dal 2 gennaio 2019 la banca è in amministrazione straordinaria. Si tratta del primo caso in Italia in cui la Banca Centrale Europea ha disposto l’amministrazione straordinaria di un istituto di credito, in base ai poteri di vigilanza sugli istituti di maggiore dimensione. Banca Carige è un gruppo bancario importante con quasi con più di 4000 dipendenti, l’istituto è attualmente impegnato a ripristinare la sua solidità patrimoniale valorizzando la qualità dell’attivo, efficienza operativa e rilancio commerciale.
Banca Carige si rilancia quest’anno sul mercato bancario con la promessa di agire sempre secondo i principi di trasparenza, correttezza, onestà e imparzialità. La Banca si impegna a modificare il proprio piano industriale, che per 2019 2023 prevede la riconversione in un ottica digitale e l’accentramento delle proprie attività. I cambiamenti riguarderanno la cessione di 2,2 miliardi di crediti deteriorati e il taglio di mille posti di lavoro e di 100 sportelli.
Le indagini sulle cause della crisi di Banca Carige
Le indagini degli ispettori della Banca d’Italia mettono in luce uno schema responsabile della mancata profittabilità e del dissesto finanziario dell’istituto. Gli amministratori di Banca Carige avevano costituito un opaco sistema di credito specifico per clienti notabili, riportando alla luce l’antica commistione tra potere politico, economico degli anni ’70. Per mezzo di due società fiduciarie che gestiscono un patrimonio di circa un miliardo di euro venivano elargiti considerevoli prestiti che assicuravano un guadagno sul breve termine. L’operazione sembra essere il frutto del riciclaggio di una parte dei proventi, di manager, imprenditori e altri clienti particolarmente capitalizzati, che spostano milioni di euro tra Italia, Svizzera e vari paradisi fiscali.
Finisce in manette il direttore generale Antonio Cipollina, e i miliardi prestati con grande abbondanza cominciano a non rientrare accumulandosi fino a superare i sette miliardi di euro. Secondo l’accusa, il piano consisteva nel far acquistare dal ramo assicurativo della banca, la Carige Vita Nuova, immobili di pregio, hotel e quote azionarie di imprenditori legati alla banca, a prezzi gonfiati.
Dopo 13 mesi di commissariamento voluto dalla Bce, il 31 gennaio 2020 l’assemblea dei soci nomina il nuovo consiglio di amministrazione. Banca Carige viene nuovamente ammessa a Piazza Affari il 27 luglio 2021 perdendo nella prima seduta il 58%.
Chi controlla il gruppo Carige
Amministratore Delegato Francesco Guido
Laureato in scienze economiche all’università di Siena ha iniziato la sua carriera nel 1983 nell’istituto San Paolo di Torino. Tra i suoi ultimi incarichi è stato nel 2011 direttore generale Compliance Intesa Sanpaolo. Nel 2013 ha occupato lo stesso ruolo in Cassa di Risparmio di Venezia e nel 2015 fino al 2017 al Banco di Napoli. Rimane direttore generale dell’istituto fino alla sua incorporazione in intesa Sanpaolo, per cui diventa direttore regionale per Campania, Basilicata, Calabria e Puglia.
Presidente Giuseppe Boccuzzi
Laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Bari, ha lavorato per quasi quarantanni Dal 1975 al 2014 in Banca d’Italia, assumendo nel tempo alte funzioni dirigenziali. Nel partioclare Boccuzzi ha operato nella supervisione bancaria e nella gestione delle crisi di banche e di altri intermediari finanziari. Dal 2014 fino al dicembre 2020 è stato Direttore Generale del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD).
Tra le sue altre cariche è dal 2013 professore universitario di seconda fascia di diritto dell’economia. Dal 2015 è Presidente dell’European Regional Committee dell’International Association of Deposit Insurers (IADI), l’associazione mondiale dei fondi di garanzia dei depositi.
Vicepresidente Paolo Ravà
Paolo Ravà è commercialista specializzato in consulenza aziendale a società di capitali sia nazionali che estere in campo amministrativo contabile, finanziario e fiscale. È inoltre attivo nel campo della consulenza per le attività di fusione e acquisizione. Tra le sue cariche è stato membro effettivo del Collegio sindacale di Crédit Agricole – Carispezia SpA, sino alla sua incorporazione nella controllante Crédit Agricole Cariparma avvenuta nel 2019.
Considerando l’attuale profilo societario, il capitale di Banca Carige è proprietà al 80% del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, mentre al 8,3% da Cassa Centrale Banca Credito Cooperativo Italiano. La restante parte pari a circa 11% è proprietà di altri azionisti minori.
Quanto è sicura Banca Carige
Banca Carige si trova attualmente in una fase di ripristino dei valori finanziari e patrimoniali minimi per consentire un esercizio in sicurezza delle sue funzioni. Nonostante questo già dal marzo 2021 gli indicatori patrimoniali si mantengono al di sopra dei requisiti regolamentari.
Il CET1 è il parametro più osservato per valutare e classificare la solidità di un istituto di credito. Esso rappresenta il coefficiente di solvibilità minimo che per quanto riguarda Banca Carige è pari al 11,5% contro 8,55%.
Il Total Capital ratio è il parametro che indica il rapporto percentuale tra il patrimonio di vigilanza e i crediti che la banca ha concesso ai clienti. Per quanto riguarda Banca Carige esso è pari al 13,7% rispetto al 13,25% minimo richiesto dalla BCE.
Prodotti finanziari
Risparmio vincolato
Il conto deposito vincolato è un tipo di conto bancario che permette di ottenere un rendimento superiore in relazione alla promessa di mantenere in deposito il capitale per un periodo di tempo minimo prestabilito. In questo senso il vincolo è quello di non effettuare prelievi prima della scadenza stabilita dal contratto. Banca Carige offre questo servizio con un rendimento che può arrivare fino 1%, senza costi di sottoscrizione, nuova capitalizzazione o estinzione. Il rendimento è erogato tramite un flusso cedolare semestrale con possibilità di svincolare l’intera somma. L’importo minimo vincolabile è di 5.000 euro per un periodo di tempo che va dai due ai cinque anni.
Fondi comuni di Banca Carige
Tramite l’adesione a un fondo comune il risparmiatore mette a disposizione una parte del proprio capitale, che viene reinvestito con l’obbiettivo accrescerne il valore. Il rendimento viene ottenuto tramite la compravendita di diverse attività finanziarie come azioni, obbligazioni e titoli di stato, a seconda del tipo di fondo. Banca Carige offre cinque tipologie di fondi in cui è possibile investire in relazione ai propri obbiettivi patrimoniali e secondo la propensione al rischio.
Fondi Azionari
Con questi fondi il capitale viene investito in titoli azionari quotati nelle principali Borse internazionali. Questo fondo mira a conseguire attraverso una gestione attiva un rendimento superiore alla media dei maggiori indici di riferimento, accompagnato da un rischio medio alto.
Bilanciati Multiasset
Mirano a conseguire attraverso un approccio diversificato e una gestione attiva, un rendimento derivante da un portafoglio basato su titoli azionari e obbligazionari.
Fondi obbligazionari
Il fondo investe principalmente in titoli obbligazionari governativi o societari. Con questa offerta Banca Carige mira a realizzare un rendimento con un esposizione al rischio ridotta e un rendimento sul medio lungo periodo.
Fondi flessibili
Questi fondi investono in un portafoglio diversificato di strumenti obbligazionari e azionari. Questo investimento è orientato a produrre un rendimento all’interno di un orizzonte temporale di riferimento a seconda del tipo di contratto, in funzione di un profilo di rischio Medio Alto. Il fondo è detto flessibile in quanto mira a produrre rendimenti indipendentemente dall’andamento dei principali indici di mercato e quindi a prescindere dalla fase rialzista o ribassista.
PIR
I piani individuali di risparmio investono in strumenti finanziari come azioni e obbligazioni emessi da imprese italiane. L’obbiettivo dei Pir è infatti quello di indirizzare il risparmio verso le piccole e medie imprese italiane, al fine di stimolare l’economia nazionale. Il piano di risparmio detto anche piano di versamento offerto da Banca Carige è una soluzione di investimento, abbinata a polizze vita finanziarie e o a fondi comuni, che permette di costruire un capitale nel tempo con accantonamenti periodici.
Per mezzo di questi è possibile ridurre al minimo il rischio di ingresso a mercato, effettuando investimenti costanti e reiterati in modo lineare. In questo modo viene evitata la concentrazione dell’investimento in un solo momento, attenuando gli effetti delle oscillazioni del prezzo. Con Banca Carige è possibile personalizzare gli asset su cui destinare il capitale in relazione alla propria propensione al rischio. La banca offre flessibilità nel destinare nuovi importi o ritirare gli investimenti in ogni momento. In caso di polizze vita finanziarie, si può beneficiare dell’esenzione dell’imposta di successione, impignorabilità e insequestrabilità.
Tre diverse linee di gestione patrimoniale
La gestione patrimoniale offerta da Banca Carige consente di accedere a una moltitudine di linee di investimento pensate per ottimizzare il portafoglio per ogni tipologia di investitore. Gli investimenti consentono un alto grado di diversificazione e di conseguenza una gestione ottimizzata in relazione ai propri obbiettivi patrimoniali. La composizione del portafoglio è periodicamente aggiornata e bilanciata. Gli investimenti sono principalmente costituiti da fondi, Sicav ed Etf. L’investimento minimo è pari a 10.000 euro con nuovi versamenti successivi a partire da 1.000 euro.
Gestione Prudente
Persegue l’obiettivo di rendimento investendo con su un portafoglio composto da asset obbligazionari e azionari. Il bilanciamento è realizzato in un ottica prudenziale e di avversione al rischio con la componente azionaria che può essere al massimo pari al 25% del portafoglio.
Accumulo Dinamico
Persegue l’obiettivo di rendimento con investimenti progressivi nei mercati obbligazionari e azionari internazionali, fino a raggiungere di due anni un allocazione del capitale al 35% nel mercato azionario. Al termine del periodo di accumulo, la gestione del portafoglio proseguirà secondo le caratteristiche di una gestione bilanciata, con un esposizione sul mercato azionario massima del 45%.
Opportunità Internazionali
Come le altre linee di investimento persegue un obiettivo di crescita del capitale attraverso investimenti nei mercati obbligazionari e azionari internazionali. Diversamente dagli altri è dedicato a un profilo investitore con un avversione al rischio minore e un portafoglio che può essere composto da titoli azionari per un massimo del 50%.
LEGGI ANCHE>>Cos’è l’alfa di Jensen e in che modo può determinare il rendimento di un portafoglio?
Investimento assicurativo
L’investimento assicurativo è una polizza multiramo che permette di personalizzare il rendimento del capitale depositato a costituzione del premio. È possibile ripartire l’investimento tra più sottostanti e successivamente variarne la composizione in base alle proprie esigenze. In questo modo si può riadattare la propria esposizione in base alle opportunità di mercato e al ciclo economico ottenendo due vantaggi:
- Difendere e consolidare il capitale con la gestione separata che va da un minimo del 10%, a un massimo del 50% dell’investimento.
- Sfruttare le opportunità di crescita dei mercati finanziari con quattro fondi interni assicurativi di Amissima Vita, a cui è possibile destinare tra il 50% e il 90% del capitale.
Per quanto riguarda la composizione alla base del portafoglio è possibile variare fino a quattro volte nel corso dell’anno. Banca Carige permette inoltre di riscattare la polizza parzialmente o totalmente dopo 12 mesi dalla decorrenza, senza costi a partire dal quinto anno. In questo tipo di investimento assicurativo è inclusa una copertura assicurativa che riconosce al beneficiario una maggiorazione del capitale maturato per la parte investita nei fondi interni, in caso di decesso e una maggiorazione aggiuntiva se il decesso è dovuto a infortunio.
Questo invesitmento assicurativo ha una durata di 10 anni ed è sottoscrivibile a partire da un importo minimo di 10.000 euro. Questo può essere integrato con versamenti minimi di 1.500 euro con possibilità di programmare un piano di decumulo.
PAC
Il PAC, è un servizio di gestione patrimoniale utile per tutti coloro che vogliono investire piccole somme in modo costante. Il piano di accumulo si basa infatti sulla capacità di sfruttare la crescita tendenziale dei mercati finanziari nel tempo, compensando sul lungo termine le variazioni di prezzo dei cicli economici. Con Banca Carige è possibile costruire nel tempo un rendimento con investimento della durata di 7 anni. L’importo minimo di sottoscrizione mensile è di 150 euro mentre il premio annuale è pari a 1800 euro.
Il servizio risulta particolarmente flessibile con la possibilità di sospendere i versamenti per un periodo di 12 mesi. Banca Carige premia la costanza nell’interesse della stabilità dei rendimenti. Il Pac dell’emittente prevede per chi è in regola con i premi e non effettua riscatti parziali, la restituzione dei versamenti pari 1,5% dopo il primo anno, al 2,5% dopo il quarto anno e 6% alla scadenza.
Polizze Unit Linked
Le polizze unit linked sono collegate all’andamento di fondi di investimento. Consentono di cogliere tramite una gestione attiva, le migliori opportunità dei mercati finanziari, con i vantaggi di una polizza assicurativa. Banca Carige offre una polizza Unit Linked con il versamento di un premio unico iniziale con possibilità di versamenti integrativi. Questa polizza flessibile permette di scegliere fra tre proposte di investimento diverse in base al profilo di rischio. In questo modo è possibile avere il prodotto più adatto entro i limiti di rischio definiti per ciascun fondo interno. La polizza è esente da imposte di successione, permette il riscatto totale o parziale dopo il primo anno e un cambio di fondo dopo sei mesi.