Cosa sta succedendo davvero al titolo Tesla? Il prezzo sembra fermo, ma qualcosa si muove sotto la superficie. Tra livelli tecnici precisi e nuove valutazioni degli analisti, il quadro si fa interessante per chi cerca opportunità dove gli altri vedono solo confusione.
Un’occhiata più attenta rivela segnali nascosti e movimenti silenziosi, che potrebbero presto trasformarsi in una sorpresa per il mercato. Le azioni sottovalutate non sempre gridano: a volte, sussurrano.
Andrea è il classico investitore curioso. Non si lascia incantare dalle mode e preferisce cercare storie dimenticate o trascurate. Passa ore su riviste specializzate, siti di analisi e grafici pieni di linee, alla ricerca di azioni sottovalutate che possono offrire valore nascosto.
Durante una delle sue ricerche, si imbatte in un dato che lo colpisce: Tesla, il titolo simbolo di entusiasmo e crolli repentini, riceve una raccomandazione media “Accumulate” da ben 48 analisti.
Il prezzo attuale è di 278,39 dollari, ma il target medio punta a 335,61. Un potenziale rialzo del +20,55% non è da ignorare.
Ma ciò che lo incuriosisce di più sono i segnali tecnici: le ultime discese si sono fermate con precisione quasi chirurgica su livelli chiave. Così Andrea decide di andare più a fondo.
Le azioni Tesla hanno perso terreno da dicembre, dopo aver toccato i 488 dollari. Sono scese fino a un minimo attorno ai 220, per poi fermarsi esattamente sulla media mobile a 600 giorni. Questo dato, per chi mastica analisi tecnica, è tutt’altro che banale.
Anche la media mobile a 200 settimane, che passa poco sopra i 240 dollari, è considerato un forte supporto di lungo periodo. Alcuni analisti ritengono che il POC dell’anno scorso, proprio intorno a 175, sia una base molto solida.
Dal quel minimo dei gironi scorsi, il titolo ha iniziato a rimbalzare e ora si trova di nuovo sopra quota 270. Le resistenze di breve sono tra i 295 ei 300, mentre quelle di medio periodo si allineano con il target a 335 dollari. I volumi, in corrispondenza di questi livelli, mostrano un interesse crescente.
Tutto ciò suggerisce una fase di accumulo silenziosa, un momento in cui mani forti entrano senza attirare troppo l’attenzione.
Da inizio anno, Tesla ha annunciato nuove iniziative, tra cui l’espansione della Gigafactory e aggiornamenti sul software per l’auto autonoma. Tuttavia, il titolo è rimasto tranquillo, come se il mercato stesso ancora riflettendo.
Eppure, negli ultimi tre mesi, diverse banche d’affari hanno mantenuto giudizi positivi: prevalgono i rating “Buy” e “Outperform”. Il target medio resta a 335,61, ma alcuni analisti più ottimisti parlano già di ritorno verso i 400 dollari.
La situazione attuale può sembrare piatta, ma chi guarda con attenzione vede i segnali. Tesla sta solo aspettando il momento giusto per ripartire?
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