Autovelox, occhio al nuovo sensore e alle multe: a cosa stare attenti

Attenzione alta sull’autovelox e sul nuovo sensore di cui si sta parlando molto: dove e a cosa prestare attenzione, di cosa si tratta. A seguire i dettagli

Quando si parla in generale di guida, veicoli, sicurezza e argomenti ad esso legati, l’attenzione è sempre molto alta, dal momento che si tratta di elementi fondamentali a cui, per l’appunto, prestare la massima attenzione: in Francia arriva una novità circa l’autovelox del suono, per il contrasto all’inquinamento acustico delle strade. Cos’è e quando potrebbe arrivare in Italia.

Auto guida
Adobe Stock

Autovelox del suono, questo lo strumento teso a contrastare l’inquinamento acustico delle strade arrivato in Francia, sin dalla capitale, con l’installazione di tali dispositivi, ribattezzati già da qualcuno quali “autorumox”.

Nel dettaglio, questi sono radar che, in virtù di specifici sensori, sono in grado di misurare i decibel che veicoli emettono, andando a registrare la traccia sonora generata proprio dai mezzi al passaggio. Nel caso in cui non venissero rispettati i parametri acustici i quali sono stabiliti. Gli automobilisti riceverebbero a casa una sanzione. Una multa. Dall’ammontare maggiore di centotrenta cinque €.

È un apparecchio che si fonda sul rilevamento del suono del motore dei veicoli, teso in sintesi ad impedire la circolazione di mezzi troppo rumorosi.

A parlarne è Blowing Post, nell’approfondimento.

Autovelox del suono – Autorumox: quando potrebbe arrivare in Italia

Tanti e diversi dunque i temi interessanti ed importanti che si legano alla guida, in generale, come ad esempio la questione moto senza assicurazione: quali sanzioni vi sarebbero? Non soltanto la multa, i dettagli.

Tornando al tema in oggetto, come detto approfondito da Blowing Post, si prevede – si legge – che l’arrivo in Italia dei suddetti dispostivi potrebbe essere a Roma, sin dal 2023. Per quanto concerne Parigi, la sperimentazione ha avuto inizino da oramai tre anni. Motivo in più per stare attenti, tanto per gli automobilisti francesi, quanto, in un prossimo futuro, anche per gli italiani.

Viene spiegato che non sono mancate polemiche, e per tale ragione D.Belliard, vicesindaco di Parigi con responsabilità per quanto concerne traffico e viabilità. Legato ai Verdi. Ha lanciato un invito alla cittadinanza teso a non percepire i nuovi sensori quali un mezzo per spillare denaro. Ma, per questi, sarebbe al contrario una conquista di civiltà. Dal momento che gli esperti hanno stimato che i rumori fanno calare la speranza di vita dei cittadini parigini. Almeno di 9mesi.

In Danimarca, spiega ancora Blowing Post, uno studio recente è stato in grado di dimostrare che coloro che vivono vicino a strade trafficate. Oppure alle ferrovie. Si ammalerebbe precorrente e rischierebbe la demenza. Cioè una alterazione per quanto riguarda le funzioni cognitive.

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