Mai come in quest’ultimo anno abbiamo potuto sperimentare l’impatto e la differenza del denaro sulla qualità della vita rispetto alle altre variabili.
Il denaro, matrice a cui sembrava si potesse far riferimento univocamente come fattore chiave per accedere alla felicità e al benessere, è risultato non essere poi così capace di garantirceli. Pur essendo contributore eccezionale, ha forse per la prima volta in modo simultaneo e plateale, mostrato le sue vere capacità al di là di quelle che per abitudine gli abbiamo attribuito. Se il denaro quindi risulta sopravvalutato, perché non spenderlo? Questa è probabilmente la riflessione che i circa 7430 acquirenti di Lamborghini nel 2020 hanno avuto ordinando, da tutto il mondo, una prestigiosa vettura della casa italiana. Per Lamborghini l’anno passato è stato un anno record, con un profitto che rappresenta il secondo miglior risultato commerciale di sempre, dopo l’anno record del 2019 con 8.205 vetture consegnate.
L’intero comparto automobilistico a livello globale ha subito nell’ultimo anno una battuta d’arresto. Se il principio di precauzione ha prevalso nel proteggerci dal rischio del contagio, togliendoci la normalità della vita, Lamborghini in controtendenza sembra essere uno di quei beni a cui l’irrazionalità o il desiderio consegna le ricadute della ricchezza e della domanda, troppo imbrigliate nell’assenza di stimoli e di emozioni.
Le parole del suo CEO Stephan Winkelman, sembrano confermare le visioni ottimistiche scontate materialmente nelle consegne dei modelli Lamborghini, effettuate sopratutto negli Stati Uniti e in Germania, dei primi due mesi di quest’anno, che superano già quelle del periodo precedente a gennaio 2019 e sono tali da coprire i costi di produzione quasi dell’intero anno.
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Lamborghini: un nuovo modello e quotazione in vista?
Lamborghini ha chiuso l’esercizio 2020 con un fatturato di 1,61 miliardi di euro, accusando una perdita di circa l’11% rispetto all’anno precedente a causa del fermo produttivo di settanta giorni nella primavera del 2020. L’azienda ha dimostrato una straordinaria capacità di sapersi salvaguardare con una ottimale gestione del rischio e una flessibilità nel rispondere al contesto, che gli ha permesso di proseguire con successo il suo piano promozionale.
Il nuovo anno è stato infatti inaugurato con il lancio commerciale di un nuovo modello Lamborghini la Huracán STO una super sportiva omologata per l’uso su strada.
Una delle differenze tra la casa automobilistica di Sant’Agata Bolognese e altre che producono auto di lusso o sportive, come la Bugatti o la Ferrari fino al 2015, è quella di non essere quotate in borsa. Si avranno forse nei prossimi anni delle possibilità in questo senso, sembra infatti che il colosso tedesco Volkswagen, gruppo che è attualmente proprietario della casa italiana, possa garantire al marchio un’indipendenza sufficiente a far sì che possa quotarsi pubblicamente con un initial public offering, segnando il grande passaggio nei mercati finanziari.