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Come i piani energetici cinesi influenzano il mercato delle auto elettriche

Enormi investimenti si prospettano con l’ingresso ufficiale della Cina nel progetto di decarbonizzazione dell’economia che a livello globale coinvolge anche Nord America ed Europa. Con riflessi sul mercato delle auto elettriche.

Raggiungere l’annullamento delle emissioni di carbonio entro il 2050 richiederebbe alla Cina investimenti pari a 180 miliardi di dollari all’anno. Realizzare questo obbiettivo richiede inoltre di ridurre drasticamente l’uso di combustibili fossili. Allo stesso tempo dovrebbe aumentare lo sviluppo e l’uso di tecnologie finalizzate a compensare le emissioni in circolazione.

In una riunione avvenuta tra i vertici europei e cinesi la scorsa settimana, l’Unione ha fatto pressione affinché Pechino si impegnasse a raggiungere il picco di emissioni inquinanti entro il 2025, anticipando di cinque anni la tabella di marcia cinese. L’Europa sembra aver preso consapevolezza dell’urgenza di limitare la crescita della temperatura globale entro due gradi centigradi nei prossimi decenni. Un imperativo che l’Unione Europea si sta sforzando di perseguire, contribuendo per mezzo della sua diplomazia e degli accordi commerciali al coinvolgimento di tutte le economie sviluppate.

Il futuro green e lo sforzo dell’Unione Europea

Se il nostro futuro sarà imbrigliato all’interno della decarbonizzazione, presupposto della neutralità energetica, le istituzioni europee faranno pressione affinché lo sforzo venga condiviso per evitare il fallimento dell’obbiettivo. Le ripercussioni del mutamento climatico sono già in atto. A queste si affiancano sul lungo periodo lo sviluppo di innovazioni e l’ammodernamento delle infrastrutture. La rivolzione verde deve essere accompagnata da una nuova rivoluzione industriale per mezzo di progressi tecnici e scientifici.

L’Unione Europea ha chiesto alla Cina l’interruzione delle costruzioni delle centrali elettriche a carbone, sia in patria che all’estero. La mossa diplomatica dell’Europa si pone come mediatrice tra l’Oriente e l’Occidente. Ha l’obbiettivo di organizzare la transazione ecologica, ponendo le sue basi sia sulla riorganizzazione del sistema produttivo. Questo avverrà sia per mezzo degli incentivi fiscali e le modifiche normative. Tra queste c’è la tassazione delle emissioni inquinanti, e il cambiamento delle politiche aziendali modificando ad esempio le caratteristiche e le modalità di produzione di beni e imballaggi.

Il mercato delle auto elettriche aumenta del 160% nel primo semestre 2021

Nell’Unione Europea si stima che oltre il 75% delle emissioni di gas a effetto serra siano causate dall’utilizzo di fonti non rinnovabili impiegate nel settore produttivo. Il restante 25% è causato dall’utilizzo di mezzi a combustione. Per questi motivi il mercato delle auto elettriche, spinto anche dall’istituzione di tasse sulle emissioni di Co2, ha avuto uno sviluppo molto marcato. Nei primi sei mesi del 2021 sono state vendute 2,6 milioni di veicoli elettrici e ibridi a livello globale. Un incremento che è pari al 160% rispetto al primo semestre del 2020.

La Norvegia rimane il leader globale nell’adozione di veicoli elettrici, rappresentativi di oltre l’80% delle vendite di nuove auto. Le aziende intanto stanno espandendo l’offerta dei modelli. Un trend che è in sinergia con le politiche dell’Unione che offre incentivi ai consumatori e ha fissato le tempistiche per vietare la vendita di veicoli con motore a combustione.

A livello globale il mercato dei veicoli elettrici ha superato in termini di vendite quello delle auto a combustione tradizionali del 26%. Ma chi vende più auto elettriche? Il confronto tra Cina e Unione Europea mette in risalto come i due mercato siano piuttosto equilibrati con 1,1 milioni di veicoli elettrici venduti in Cina, rappresentative del 12% delle auto vendute nel Paese. Un milione di veicoli venduti in Europa sono elettrici, pari al 15% di tutte le nuove auto. In questo senso gli Stati Uniti risultano piuttosto indietro, le vendite aggregate dei due Paesi infatti rappresentano 87% di tutti i veicoli elettrici venduti a livello globale.

Auto elettriche: Stati Uniti indietro nelle vendite

Quando i governi si impegnano a sostenere il mercato con incentivi, obiettivi, sanzioni e investimenti, l’adozione da parte dei consumatori tende ad aumentare, ma questo non avviene con la stessa velocità delle scelte causate da un mutamento nella sensibilità e nei gusti della clientela. Il mercato delle auto elettriche negli Stati Uniti infatti continua a essere relegato a una clientela di nicchia. Con 250.000 veicoli elettrici che sono stati venduti nel primo semestre 2021, rappresentativi solamente del 3% delle nuove auto. Per questo motivo il presidente Biden ha proposto un investimento di 174 miliardi di dollari con incentivi e l’impegno di destinare dal 40% al 50% della produzione di nuove auto ai veicoli elettrici entro il 2030.

Auto elettriche: le case automobilistiche più importanti per quota di mercato

A livello globale le case automobilistiche in Europa sono le seconde al mondo per quota di mercato, nella vendita di veicoli ibridi ed elettrici con 40% precedute da quelle cinesi che detengono una quota di mercato del 47%. Gli Stati Uniti hanno invece ancora un po’ di strada da fare rappresentando solo il 10% della quota di mercato.

La classifica delle case automobilistiche vede invece protagonista delle vendite di ibride ed elettriche nel primo semestre 2021 cinque case automobilistiche:

  • Tesla con il 15%,
  • Volkswagen Group con il 13%,
  • Stellantis con il 6% alla pari con BMW
  • SGMW colosso automobilistico cinese con 11%.

I produttori di auto elettriche in Cina

Se Tesla non fa scuola negli USA in termini di tendenza tra i consumatori, il suo successo in Cina ha motivato le case automobilistiche a espandere rapidamente la loro offerta di veicoli elettrici. La auto elettriche di marchi come Aion, BYD, Li Xiang, NIO e Xpeng stanno avendo un discreto successo, con un eccellenza nelle vendite rappresentato da Wuling Motors, che spopola con la sua Hongguang Mini, la mini auto elettrica da 3.500 euro è la più venduta della Cina.

La Cina offre un mercato in grado di offrire enormi opportunità sul lungo periodo, sarà possibile in futuro vedere nuovi sviluppi anche nel settore delle berline e delle auto di fascia alta, in modo da eguagliare e raggiungere quella fetta di consumatori attratti dalle auto Tesla.

Andrea Carta

Ha studiato Analisi Tecnica dei mercati finanziari e ha svolto la professione di trader indipendente fino al 2019. Appassionato di letteratura e scrittura creativa, concilia le sue conoscenze ed esperienze scrivendo articoli in tema finanziario, socio economico e politico

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