Aumento pensioni di invalidità anche per coloro che hanno una percentuale invalidante dal 74% ? Tutti gli invalidi potranno ricevere un assegno di 652 euro al mese? Scopriamolo insieme.
Un Lettore chiede agli Esperti di Trading.it, se dal mese di ottobre riceverà l’aumento della pensione di invalidità fino a 652 euro al mese. Il Lettore è invalido con una percentuale del 74%, e dalle varie notizie pubblicate sul web non riesce a capire se né ha diritto.
Ebbene chiarire alcuni aspetti, la normativa attualmente non è cambiata, ma i sindacati di categoria e alcuni sostenitori, hanno lanciato proposte e petizioni. Quindi, attualmente l’aumento pensione spetta unicamente ai possessori di una percentuale pari al 100%. Per capire bene cosa sta succedendo, bisogna fare un passo indietro.
Aumento pensioni di invalidità: dal 74% con 652 euro al mese
In effetti, l’INPS riconosce la sentenza della Corte di Cassazione n. 152/2020 in cui il diritto dell’incremento delle pensioni di invalidità, il cosiddetto “incremento al milione“, deve essere riconosciuto già all’età di 18 anni in poi. In questo modo allarga la platea dei beneficiari. Però, limita l’aumento ai soggetti titolari di pensione civile totale al 100%, ciechi civili e assoluti, sordi e alla pensione di inabilità ex legge 222/1984. In questo modo, si è creata una diseguaglianza tra gli invalidi civili.
L’incremento consiste in un assegno mensile fino a 651,51 euro per coloro che hanno un reddito annuo personale pari a 8.469,63 euro, se congiunto il reddito annuo, di entrambi i coniugi, aumenta a 14.447,42 euro.
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La percentuale dal 74% è considerata una tutela
La percentuale dal 74% in poi, è considerata una delle tutele nelle forme di previdenza. Infatti, gli invalidi con una percentuale dal 74% in poi, possono accedere al meccanismo APE Sociale e Quota 41 per i lavoratori precoci. Da considerare anche che, l’assegno ordinario di invalidità è concesso a coloro che hanno una ridotta capacità lavorativa di meno di un terzo (74%). Pensione invalidità dal 75% al 100%: quanto è importante il bonus sui contributi
Le proteste contro questo trattamento iniquo sono tante, e il sindacato di categoria Anmic ha presentato una proposta evidenziando le difficoltà delle persone con invalidità e come l’assegno di 287 euro al mese non è sufficiente a condurre una vita dignitosa.
La proposta oltre ad evidenziare le difficoltà, chiede giustizia per una grossa platea di aventi diritto all’aumento delle pensioni di invalidità.
Presentata anche una petizione lanciata dallo studio legale Isabella Cusanno. La petizione si rivolge direttamente la presidente del Senato della Repubblica, ed è chiara e si sofferma su vari punti, tra cui si evidenzia l’estensione dell’incremento al milione per tutti i soggetti invalidi, partendo da una percentuale pari o superiore al 74%. Inoltre, chiede anche un adeguamento delle pensioni in base all’art. 38 della legge 448/2001 considerando una soglia di reddito, compresa la tredicesima, di 15.000 euro.
Attualmente la petizione ha raggiunto 6.232 firme.
Si spera in un allargamento della platea dei beneficiari dell’aumento pensioni di invalidità nella riforma pensioni, anche se al momento non si hanno notizie certe.