A Gennaio 2022 scatterà l’atteso aumento delle pensioni per moltissimi cittadini: dall’Inps una guida per calcolare quanto riceverete in più all’anno.
Il 2022 sarà un anno che inizierà con una buona notizia: a partire dal prossimo mese, infatti, vi sarà un aumento delle pensioni. Questa misura migliorerà la vita di numerosi anziani che, ricevendo importi mensili molto bassi, stentavano a far fronte ai continui rincari.
In particolare, la pagina dedicata sul sito dell’Inps ha fornito agli anziani degli importanti strumenti di calcolo: potranno così scoprire quanto riceveranno in più rispetto all’attuale pensione.
Ecco come fare e di quali cifre si tratta: sarà una vera e propria ventata di aria fresca!
Aumento pensioni 2022: ecco la cifra che riceverete
L’aumento che coinvolgerà gli assegni previdenziali a partire dal prossimo gennaio sarà del 1,7%. Tale rivalutazione non è altro che un adattamento delle pensioni all’attuale costo della vita e permetterà agli anziani di affrontare i rincari con più serenità.
Inoltre, la rivalutazione degli importi sarà piena oppure parziale in base a quanto normalmente ricevuto ogni mese. Le pensioni saranno, infatti, aumentate in base ai multipli rispetto al trattamento minimo.
Ecco quali saranno le cifre che riceverete.
Un metodo semplice per calcolare gli importi
Secondo le direttive lanciate dall’Inps, il primo elemento da tenere in considerazione nell’effettuare questo calcolo è l’importo della pensione minima: questa soglia, nel 2022 sarà pari a 515, 58 euro.
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Per coloro che la riceveranno, dunque, la rivalutazione sarà del 90% dell’1,7% per la fascia che va dai 2062,33 euro fino alla soglia dei 2577,90 euro.
All’aumentare dell’assegno previdenziale, diminuirà anche la percentuale di rivalutazione. Ad esempio, per coloro che percepiscono una somma pari o superiore a 2578 euro tale percentuale sarà del 75% dell’1, 7% e così via.
Sembra chiaro, dunque, che questa misura andrà ad apportare beneficio soprattutto agli anziani che percepiscono la pensione minima e che si trovano, più che mai, in una condizione di necessità legata all’aumento del costo della vita.