In vista del mese di dicembre sono in arrivo importanti novità che riguardano l’aumento pensione e tredicesima, che non riguarderà tutti i pensionati.
Entro la fine dell’anno un’importante il numero di pensionati beneficerà di un aumento che interesserà anche la tredicesima erogata a dicembre. Ci stiamo riferendo alla maggiorazione della pensione, per effetto dell’anticipo della perequazione e del conguaglio.
Come accade ogni anno, a gennaio, anche nel 2023 avverrà la perequazione delle pensioni. Si tratta di un meccanismo previsto dall’ordinamento giuridico italiano che adegua il valore di pensioni e indennità erogate dall’INPS, in relazione ai dati forniti dall’Istat.
In sostanza, l’obiettivo della rivalutazione delle pensioni è quello di adattare il valore degli assegni erogati in base al costo della vita.
Il 2022 è stato caratterizzato da un tasso di inflazione medio pari al 7,5%. Per questo motivo, si è deciso di anticipare una parte della rivalutazione già a fine 2022.
Di conseguenza, alcune categorie di pensionati noteranno una maggiorazione dell’assegno di pensionamento pari al 2%.
Ma non è finita qui, perché i pensionati si ritroveranno in busta paga anche un +0,2% a titolo di conguaglio della rivalutazione dell’anno precedente e il bonus di 150 euro.
Oltre all’anticipo della rivalutazione della pensione che incrementerà gli assegni del 2%, i pensionati noteranno anche un +0,2% come conguaglio della rivalutazione precedente.
In pratica, a gennaio 2022 è avvenuta la rivalutazione delle pensioni in base al tasso di inflazione stimato all’1,7%. Tale aliquota rappresentava il tasso di inflazione atteso e non quello effettivo, che si è attestato sull’1,9%.
Per questo motivo, i pensionati si troveranno un +0,2% nel cedolino, a titolo di conguaglio della perequazione effettuata ad inizio anno. Ovviamente il meccanismo ha effetto retroattivo e quindi prevedrà anche gli arretrati dei mesi scorsi.
Tuttavia, l’anticipo della rivalutazione del 2% sarà indirizzata solo il favore di coloro che hanno assegni inferiori a 2.692 euro. Mentre il conguaglio interesserà tutte le pensioni.
Gli aumenti riguarderanno anche la tredicesima mensilità, prevista per il mese di dicembre.
Per il mese di ottobre 2022, i pensionati riceveranno anche il bonus una tantum del valore di 150 euro. Stiamo riferendo alla misura introdotta con l’approvazione del Decreto aiuti ter, che prevede l’erogazione di 150 euro in favore di lavoratori, pensionati i percettori di Rdc.
Il bonus di €150 una tantum è la nuova versione del bonus di €200 erogato qualche mese fa. Tuttavia, questa volta è stato modificato il limite reddituale che dà accesso alla misura. In particolare, per poter ricevere il beneficio è necessario aver dichiarato un reddito non superiore a 20.000 euro lordi, per il periodo d’imposta 2021.
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