Negli ultimi mesi è stato registrato un aumento domande di pensionamento da parte del personale scolastico, per evitare la legge Fornero.
Negli ultimi mesi si è registrato un aumento delle domande di cessazione del servizio nella scuola e di richiesta di pensionamento. A quanto pare, molti dipendenti scolastici stanno provando ad andare in pensione prima del primo gennaio 2023 data, a partire dalla quale, l’unica riforma pensionistica accessibile sarà quella conosciuta con il nome di legge Fornero.
La legge Fornero è la riforma pensionistica attualmente in vigore, che prevede il raggiungimento di 67 anni di età e il versamento di almeno 20 anni di contributi. Nel corso degli ultimi anni sono state introdotte diverse deroghe alla legge Fornero, che hanno permesso ad alcune categorie di lavoratori di anticipare il ritiro dal lavoro.
In sostanza, le misure di pensionamento anticipato hanno consentito a centinaia di migliaia di lavoratori di andare in pensione prima del raggiungimento dei 67 anni di età.
Tuttavia, per sfruttare a pieno questa opportunità è necessario essere in possesso di specifici requisiti.
Ad ogni modo, negli ultimi mesi si è registrato un aumento delle domande di cessazione del rapporto di lavoro da parte dei dipendenti scolastici. Si tratta di una vera e propria corsa alla pensione, prima che sia troppo tardi per evitare la riforma Fornero.
A quanto pare, il personale scolastico prossimo al pensionamento è preoccupato dal ritorno integrale della legge Fornero. Dal prossimo anno., infatti, non sarà possibile accedere alla misura quota 102. Le uniche due deroghe, che probabilmente saranno prorogate con la legge di bilancio 2023, sono Ape sociale e Opzione Donna
Tuttavia, per queste due misure sono previste delle variazioni che interesseranno i requisiti anagrafici che consentono l’accesso alla pensione anticipata.
Per questo motivo, è scattata una vera e propria fuga dalle scuole da parte del personale scolastico in odore di pensione.
L’obiettivo di questi lavoratori è quello di evitare di prendere l’ultimo treno disponibile per accedere al pensionamento anticipato, prima del ritorno integrale della legge Fornero.
Nelle ultime settimane, gli insegnanti, i bidelli e il personale amministrativo ha inoltrato la domanda di cessazione dal servizio al MIUR.
Ci stiamo riferendo alla procedura che permette di effettuare la richiesta di pensione che avrebbe decorrenza a partire dal prossimo primo settembre 2023.
L’istanza può essere presentata fino al 21 ottobre 2022, tramite il portale Polis. Dal Ministero dell’Istruzione hanno fatto sapere che il flusso di richieste è superiore rispetto a quello dello scorso anno. Sarà poi necessario verificare che tutti i richiedenti siano in possesso dei requisiti minimi necessari per accedere al pensionamento anticipato, sia ordinario che in deroga.
Al momento, non hanno la possibilità di presentare la domanda due categorie di lavoratori: i dirigenti scolastici e coloro che compiranno 65 anni entro il prossimo 31 agosto 2023.
Per i dirigenti è infatti prevista la possibilità di presentare richiesta di pensionamento entro il 28 febbraio 2023. Mentre, i lavoratori che compiono 65 anni entro il 31 agosto del prossimo anno dovranno attendere il raggiungimento dei limiti di età, per poter presentare domanda.
I lavoratori scolastici che intendono accedere al pensionamento anticipato devono inviare domanda inoltrando la richiesta sul sito internet del Ministero dell’Istruzione. Qui l’utente troverà la sezione “Polis- istanze online”.
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