Il contratto siglato dai sindacati dei lavoratori elettrici ha introdotto un sostanziale aumento di 243 euro per gli elettricisti.
Finalmente un’ottima novità per i 60.000 addetti del settore elettrico e per le 1300 imprese del settore. Grazie all’accordo siglato dai sindacati dei lavoratori elettrici è stato possibile approvare l’aumento di €243.
Si è trattato di una misura necessaria in vista del deprezzamento del salario a causa dell’inflazione.
Tra l’altro, i sindacati come CISL, CGIL e UIL chiedevano da tempo un adeguamento del contratto per i lavoratori del settore elettrico. Il risultato ottenuto ha il sapore di una vittoria storica, visto che rappresenta il contratto più ricco siglato finora.
In effetti, si tratta di un aumento che va ben oltre l’inflazione e che permette di riconoscere a 60.000 un aumento che nel giro di un triennio supererà il 9%.
Per raggiungere l’intesa sono stati necessari 6 mesi di trattative, ma finalmente il nuovo contratto per gli operatori elettrici e le aziende del settore, finalmente è stato approvato.
Aumento di 243 euro per gli elettricisti: una misura necessaria contro l’inflazione
Il 2022 è stato segnato da una crescita sproporzionata del tasso di inflazione. L’effetto di questo fenomeno è il deprezzamento gli stipendi e pensioni, con la relativa perdita del potere d’acquisto. Alcuni settori sono stati particolarmente colpiti dalla crescita del tasso di inflazione. Ma per fortuna, per il settore dei lavoratori elettrici è in arrivo un aumento, che rappresenta un’autentica svolta.
L’aumento complessivo riconosciuto al comparto porterà ad un +243 euro nel prossimo triennio. In sostanza l’aumento medio sui minimi, che sarà ovviamente soggetto agli scostamenti negativi, dell’inflazione è pari a €225.
Tale aumento sarà distribuito in quattro tranche che prevedranno un incremento delle retribuzioni di:
- €60 a partire dal 1° ottobre 2022
- €65 dal 1° luglio 2023
- €65 dal 1° luglio 2024
- €35 dal 1° ottobre 2024.
Per quanto invece riguarda il premio di produttività questo sarà pari a €15 e verrà erogato per 14 mensilità, per 2 anni. Invece, per incrementare il welfare contrattuale è stato stabilito che le aziende dovranno farsi carico di un +3 euro.
In sostanza, il montante complessivo per il periodo di vigenza sarà pari a €4.750. Inoltre, ai lavoratori sarà riconosciuta un’indennità una tantum di €450. Per quanto riguarda, l’indennità di reperibilità questo aumenterà di €2 per ogni giornata, dunque 14.
Meccanismo contro l’inflazione
Grazie a questi aumenti, i lavoratori del comparto elettrico riusciranno a combattere l’erosione dei salari che si sta verificando a causa dell’inflazione. A tale proposito è intervenuto il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, affermando che:
“L’intesa sull’ipotesi d’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore elettrico rappresenta il raggiungimento di fondamentali obiettivi e rivendicazioni che, come Cgil, stiamo ponendo al centro della nostra agenda per i prossimi anni: aumento dei salari, occupazione stabile, sicura e di qualità anche per i giovani, lotta alle discriminazioni di genere, formazione permanente, tutela dell’ambiente”.