Gli shock imprevisti dell’economia hanno reso persistente l’inflazione; l’effetto si sconta strutturalmente sulle pensioni che vengono aggiornate con aumenti proporzionati.
Se è vero che mercati guardano ormai più alla stagflazione che all’inflazione l’aumento dei prezzi viene compensato da interventi diretti a sostenere i salari a cominciare dagli importi previdenziali.
Pesa la doppia incognita dell’alta inflazione e della stagflazione, che rende incerti i consumatori e gli investitori. A sopperire alle difficoltà economiche arriva nelle tasche dei pensionati l’effetto di una rivalutazione positiva degli assegni pensionistici. Dal 2023 l’effetto della rivalutazione fisserà nuovi minimali e massimali utili per il calcolo delle contribuzioni dovute ai fini previdenziali e assistenziali.
Le pensioni saranno adeguate corrispondendo anche gli arretrati maturati nel 2022. In Europa l’alta inflazione ha danneggiato la crescita economica e dopo il record dell’ultimo dato di maggio all’8,1% il picco potrebbe non essere ancora stato raggiunto.
Intanto alla Federal Reserve è stato assicurato tutto lo spazio e l’indipendenza necessari per combattere l’alta inflazione. Fed e Bce saranno quindi impegnate da questo mese nel rallentare e riequilibrare i valori dei prezzi al consumo.
Aumento delle pensioni 2022; gli scaglioni della perequazione rispetto all’inflazione
Nel dettaglio, l’aumento delle pensioni 2022 coinvolgerà in primo luogo coloro che ricevono una pensione massima pari al quattro volte il minimo ovvero fino a 2.062 euro. Questi beneficeranno di una perequazione rispetto all’inflazione del 100%, mentre quelle superiori avranno un recupero rispetto all’aumento dei prezzi del 90% e poi del 75%. Tutti i dettagli del ricalcolo sono contenuti nella circolare Inps n. 15 del 28 gennaio 2022
Sono oltre 22 milioni gli italiani che dovrebbero beneficiare dell’aggiornamento dell’assegno pensionistico mensile. Questo graverà per circa quattro miliardi di euro sulle casse dell’Inps. Il fine che la legge intende perseguire è quello di proteggere il potere d’acquisto del trattamento previdenziale pensionistico e comprende le pensioni di reversibilità.