Nuovi procedure di controlli incrociati ideati dal Fisco per combattere le frodi e le somme indebitamente compensate.
L’allerta sulle frodi in materia di cessione del credito di imposta e sulle somme indebitamente compensate. Si è innescato con le agevolazioni sui bonus edilizi. In particolare il Superbonus al 110%, un meccanismo pericoloso che aumenta vertiginosamente le frodi a danno dello Stato e dei contribuenti.
Attenzione nuovi controlli del Fisco con dati incrociati su codici fiscali e F24
Oltre al Superbonus 110% che con la possibilità della cessione del credito e lo sconto in fattura, a metterci lo zampino, anche l’inflazione che ha portato i prezzi delle materie prime edili a nuovi record, complicando la situazione e favorendo le frodi fiscali. Allarme inflazione supera il 5%: bollette a rate, taglio degli oneri, e non solo
Per affrontate la situazione, la Guardia di Finanza ha diramato la circolare con cui fornisce al team addetto ai controlli due nuove banche dati che permetteranno di facilitare i controlli. Si tratta dei sistemi: Monic (Monitoraggio delle compensazioni) e Prisma (Portale riscossione monitoraggi e applicazioni). L’obiettivo è quello di contenere le frodi sulle agevolazioni fiscali previste dal Decreto Rilancio con l’ingresso del Superbonus al 110%. I controlli sono finalizzati ad incanalare in un circuito di controlli con il fine di arginare le frodi.
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Verifica a tappeto su tutti i bonus edili
Sono soggetti ai nuovi meccanismi di verifica la maxi detrazione fiscale del 110%, tutti gli interventi di riqualificazione energetica; il sisma bonus che prevede la riduzione del rischio sismico; interventi per la realizzazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici; interventi finalizzati all’installazione di impianti fotovoltaici. Tuttavia, saranno sotto il mirino del Fisco tutte le agevolazioni fiscali inerenti ai bonus edili.
Ricordiamo che per far fronte a tale emergenza, l’11 novembre è stato varato il cosiddetto “Decreto Antifrode“, tale provvedimento è stato diramato all’Uif di Bankitalia.
La Guardia di Finanza ha ideato una strategia con due nuove banche dati (Monic e Prisma) per i controlli incrociati tra codice fiscale e modello di pagamento F24.