Attenzione al tradimento nella coppia: la separazione con addebito infedeltà è stata cambiata dalla Corte Costituzionale

L’infedeltà coniugale rivista dalla Corte Costituzionale: adesso il tradimento in caso di separazione viene inteso in modo differente per l’addebito  

L’infedeltà coniugale è spesso al centro delle dispute legali nelle separazioni. Viene utilizzata come capro espiatorio per ricevere denaro una volta che viene richiesta la separazione di fronte alla legge.

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Attenzione al tradimento nella coppia: la separazione con addebito infedeltà è stata cambiata dalla Corte Costituzionale – trading.it

Negli ultimi anni alcune pronunce giurisprudenziali hanno ridisegnato il modo in cui viene valutata, delineando limiti e confini in modo sempre più netto, soprattutto in considerazione del fatto che l’aumento delle casistiche portava i giudici di fronte a fatti sempre più vari e specifici, che regolarli era iniziato ad essere troppo complicato.

La Corte Costituzionale e la Corte di Cassazione hanno affrontato il tema negli anni, modificando le condizioni necessarie all’addebito di infedeltà che spesso la parte offesa richiede di fronte alla Corte di giustizia. Adesso si può definire un approccio sensibilmente modificato rispetto alla giurisdizione tradizionale.

La rilevanza dell’infedeltà nel diritto di famiglia

In passato, l’infedeltà era considerata automaticamente come una violazione grave dei doveri coniugali, quindi anche sufficiente a determinare l’addebito della separazione. Ad oggi il diritto si è dovuto adeguare alla nuova società che si arrampica su scale valoriali completamente differenti. Il concetto di unione amorosa, e più in generale di tradimento, non vengono più visti con il peso di un tempo.

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La rilevanza dell’infedeltà nel diritto di famiglia – trading.it

Ad oggi le nostre vite scorrono veloci e tutto rimane galleggiante in superficie: anche le relazioni coniugali stesse. Un tradimento quindi non ha più il peso di un tempo, sia a livello etico e morale che giurisdizionale. Su questo punto la Corte di Cassazione ha chiarito che l’infedeltà diventa rilevante ai fini dell’addebito solo quando è la causa principale della crisi matrimoniale e non un effetto di essa.

In altre parole, se la relazione coniugale era già compromessa, il tradimento non è sufficiente per attribuire la responsabilità della rottura a un solo coniuge, se il tradimento invece è stata la causa scatenante del tutto allora la questione cambierebbe. Da questa definizione è già chiaro quanto sia difficile creare correlazioni causa – effetto in situazioni così delicate come quelle di un rapporto matrimoniale, ed è per questo che si è cercato di ridefinire anche il concetto stesso di infedeltà.

La posizione della Corte Costituzionale sul risarcimento dei danni endofamiliari

Ad esempio, nella sentenza n. 7998/2022, la Cassazione ha ribadito che l’infedeltà non può essere considerata un motivo automatico per l’addebito, richiedendo invece una valutazione più complessa delle circostanze relative alla crisi. Ma le novità non finiscono qui.

Un ulteriore passo avanti è stato compiuto dalla Corte Costituzionale, che ha sottolineato come le dinamiche familiari debbano essere analizzate caso per caso, evitando giudizi standardizzati. Si deve quindi far sempre riferimento al contesto in cui il comportamento si verifica.

Questo approccio più flessibile mira a tutelare i diritti di entrambe le parti. Rimane attiva la possibilità di richiedere il risarcimento nel caso in cui il tradimento abbia causato un danno morale o patrimoniale evidente, ma ciò richiede una dimostrazione concreta del danno subito, non essendo più sufficiente la semplice violazione dei doveri coniugali.

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