Per l’assicurazione auto bisogna avere tutto in regola, ma quanto si conosce davvero delle clausole in gioco?
Non tutti mangiano pane e normativa, ma se c’è qualcosa su cui è necessario fare il punto della situazione, è proprio il tema in questione. Pagare non piace, ma farlo il doppio o peggio, il triplo, se poi si scova qualcosa che non va, è di certo una notizia ancora peggiore. L’assicurazione auto è un argomento abbastanza comune, lo sono meno queste clausole.
Per avere tutto in regola è necessario fare il punto della situazione, anche perché non basta pagare. Alcune volte si finisce per dar più del previsto, ed è su questo che bisogna soffermarsi. L’assicurazione auto è una garanzia, va pagata secondo quanto predisposto dalla legge, altrimenti si parla di ripercussioni gravissime. Le polizze assicurative potrebbero esser contraddistinte da tranelli, ma se si conoscono le basi, si è in regola senza problemi.
Di certo, il primo aspetto è proprio quello di evidenziare che laddove ci si interessa a fare rinnovi, non sempre si attuano a delle condizione confacenti al singolo. Infatti, non mancano casi in cui si peggiora. Da cosa lo si evince? Da dettagli che passano inosservati, ma che invece incarnano il punto chiave.
Con l’assicurazione auto non si scherza: i peggiori rischi li si vede subito!
Le compagnie assicurative non sono nemiche, ma è bene aver tutto sotto controllo anche in prossimità di rincari di premi dinnanzi ai servizi a disposizione. Non tutto quell che viene proposto calza a “pennello” nelle situazioni dei contribuenti. Si trattano poi delle contestazioni arrivate fino all’IVASS attraverso una dichiarazione della SNA, rispettivamente l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni e il gruppo che contiene gli agenti di assicurazione del panorama italiano.
Cosa viene delineato nello specifico? Presi in considerazione i soggetti essenziali, si tratta proprio di loro. Infatti, le assicurazioni stanno sempre più spingendosi nella direzione di aumentare le franchigie, diminuendo così i massimali. A riportare ciò non sono voci di corridoio, ma è lo stesso quotidiano la Repubblica che tiene a fare il punto della situazione, data l’importanza della tematica. Cosa succede per le imposte da pagare?
Le franchigie potrebbero davanti questa situazione, aumentare da 2 mila a 3 mila euro, e al contempo si potrebbe assistere alla riduzione di garanzie di un certo peso, come quella che copre gli eventi atmosferici. Le ripercussioni sono forti per i consumatori, specie per imprese e aziende agricole. Quindi, si parla di “rinnovo con innovazione” in positivo, ma non è sempre così.
Tenendo conto della diminuzione delle tutele e la maggiore esposizione ai rischi davanti a eventi climatici problematici che sono una condizione ormai quotidiana nel Paese. Quindi, peggiorano le polizze, una dinamica che potrebbe a sua volta generare una contrazione nel mercato proprio per l’aumento delle rinunce da parte degli assicurati.