Assegno Unico: tanti vengono esclusi e diminuisce con l’età dei genitori

Capire chi sono gli esclusi dall’assegno unico secondo le nuove disposizioni è essenziale per non perdere i benefici a cui si è soliti fare riferimento.

Questo perché c’è chi resterà senza benefici, ma soprattutto orfano di aiuti per far fronte ai costi della vita. Senza assegno unico alcune famiglie non possono andare lontano, e gli esclusi in questione sono in parte inaspettati. Complici gli aggiornamenti in materia legislativa che riducono fortemente la platea di destinatari. Di chi si sta parlando??

sfondo foresta nera con papà e figlio e monete con freccia in decrescita
Assegno Unico: tanti vengono esclusi e diminuisce con l’età dei genitori- Trading.it

L’assegno unico alle famiglie è un contributo di natura economica per tutti i nuclei che ne hanno necessità. In genere, varia in relazione ad alcune condizioni di base. Se i figli sono normodotati lo si ottiene finché hanno 21 anni, poiché studiano o fanno tirocinio, oppure se hanno disabilità certificata non ci sono limiti d’età.

Questo è quanto è sempre valso finora e in maniera generale, poiché ci sono molteplici specificità che potrebbero variare alcuni aspetti, ma nessuno in un momento tale di crisi si sarebbe mai immaginato la perdita di questo aiuto. Infatti, evidenziamo che le cause sono molteplici, ed alcune di queste non solo sono inedite, ma anche… inaspettate! C’è chi non pensa nemmeno di perderlo così!

Chi sono i grandi esclusi dall’assegno unico? Risposta amara per alcuni

Evidenziate le condizioni generali e le ragioni essenziali che hanno portato ai cambiamenti in questione, è bene capire chi sono i destinatari di questa terribile notizia. Avere un sostegno di questi tipo è importante per i genitori che devono portare avanti il sostentamento familiare. Come faranno a garantire quanto serve ai propri figli? Solo risposte amare, queste le conseguenze delle novità.

bambini che giocano
Chi sono i grandi esclusi dall’assegno unico? Risposta amara per alcuni- Trading.it

I motivi di perdita sono molteplici perché legati a diversi fattori, li analizziamo. Persino la mancata presentazione della domanda o il vizio di alcune documentazioni, possono esserne causa. Secondo le stime del momento, circa il 12% degli aventi diritto, non ha inoltrato la richiesta ed ha perso l’assegno. Ciò vuol dire che pur avendone diritto, perdono il beneficio perché la richiesta non è andata a buon fine, un vero peccato.

Si attesta il 18% di chi ha presentato una domanda incompleta, cioè senza l’ISEE, il documento fondamentale per determinare l’importo da percepire. Allora, queste famiglie, pur avendo diritto a somme maggiori, ottengono la minima. Se ci sono errori negli stessi documenti, ad esempio nei dati o mancano, come anche l’IBAN sbagliato, c’è possibilità di ritardi o blocchi nei pagamenti.

I nuclei che riversano in condizioni economiche più favorevoli a volte non presentano l’ISEE, di conseguenza sono soprattutto loro gli esclusi da trattamenti di un certo livello. La stessa età dei genitori condiziona la decisione. Infatti, più sono anziani, meno sono predisposti a fare le domande, specie se online e con i mezzi digitalizzati.

Senza dimenticare che gli errori e i ritardi possono essere semplicemente di responsabilità dell’INPS, sbagliare è umano. A volte, capita per problemi anche tecnici o sono i sistemi informatici e far ciò, poiché capita che non funzionino.

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