Assegno Unico, quasi nessuno sta chiedendo le forti cifre della Retroattività: quanto perde ogni famiglia e le 3 vie per comunicare

Fai attenzione a non sottovalutare questa possibilità. Ecco cosa comunicare per poter ricevere le cifre della Retroattività dell’Assegno Unico.

Una delle caratteristiche dell’Assegno Unico e Universale che in pochissimi conoscono è la possibilità di poter beneficiare della retroattività dei pagamenti. Si tratta ovviamente di un’ottima opportunità per le famiglie, soprattutto per quelle che hanno maggiori difficoltà economiche. La mancata richiesta di questi importi arretrati comporta infatti una perdita importante in termini economici per le famiglie.

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Assegno Unico, quasi nessuno sta chiedendo le forti cifre della Retroattività: quanto perde ogni famiglia e le 3 vie per comunicare – Trading.it

Per poter evitare di perdere questa possibilità, è molto importante conoscere i dettagli della retroattività, aggiornare in maniera tempestiva le proprie informazioni e comunicare all’INPS ogni modifica che possa impattare sulla percezione dell’assegno. In questo articolo vogliamo quindi vedere come poter ottenere il massimo dell’Assegno Unico e che cosa comunicare per non rinunciare all’aiuto economico statale.

Approfitta della retroattività

L’Assegno Unico permette alle famiglie di ricevere arretrati anche per i mesi precedenti alla presentazione della domanda. Tuttavia è molto importante che venga presentato un Isee valido entro il 30 giugno dell’anno in corso. Dunque, i beneficiari hanno la possibilità di ottenere il pagamento, anche se la richiesta dovesse essere stata inoltrata in ritardo rispetto all’anno in corso. In questo modo, i beneficiari riceveranno il pagamento retroattivo a partire dal mese di presentazione della domanda.

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Approfitta della retroattività (Ansa) – Trading.it

Per poter beneficiare al meglio di questa opportunità è però importante che vengano rispettate alcune indicazioni. In particolare, è bene che le famiglie presentino una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) aggiornata. Si tratta di un documento essenziale per poter calcolare la soglia Isee. Senza un ISEE valido, infatti, la cifra erogata alle famiglie sarà la minima prevista dalla normativa. Tutto ciò si tradurrà quindi in una perdita economica significativa che può superare i 100 euro al mese per figlio.

Per non perdere gli arretrati dell’Assegno Unico è necessario fare attenzione a quelle che sono tre vie. La prima è quella del portale INPS, si tratta della piattaforma online dell’Istituto, la quale permette di aggiornare in maniera molto rapida le informazioni del nucleo familiare, come ad esempio la nascita di nuovi figli o modifiche di reddito. La seconda via da monitorare è quella della DSU e ISEE. Come abbiamo detto, presentare la DSU ogni anno è un requisito fondamentale per aggiornare l’Isee e ricevere un calcolo corretto dell’assegno. Infine. è bene restare in contatto con gli uffici territoriali o con il servizio clienti Inps, in modo da ricevere assistenza in caso di problemi.

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