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Economia e Finanza

Assegno Unico: le differenze tra quello del 2024 e quello del 2025 sono 6 e stravolgono i conti delle famiglie

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Meglio approfondire le differenze che sussistono sull’assegno unico negli ultimi anni, specie se non si vuole rimanere con le spalle al muro!

Avere dalla propria uno strumento come l’assegno unico è per le famiglie una grossa mano d’aiuto, specie nei tempi correnti. Nella situazione attuale, agli inizi del 2025, è sempre più complesso riuscire a fare fronte alle problematiche del momento. Le 6 differenze da analizzare sono un grosso scoglio per alcuni nuclei familiari, e proprio per questo diviene necessario fare il punto della situazione, e comprendere quanto hanno da perdere alcuni soggetti.

Assegno Unico: le differenze tra quello del 2024 e quello del 2025 sono 6 e stravolgono i conti delle famiglie- Trading.it

Con l’assegno unico si ha a che fare con una misura economica di portata universale. Con questo significa che può essere richiesta da tutti, purché si abbiano dei figli a carico. Ciò che però è fondamentale evidenziare, è che sostanzialmente assolve mensilmente ad un compito che in alcuni casi si rivela fondamentale a sostenere le famiglie fragili.

Spesso ci si dimentica, ma ci sono dei nuclei con un reddito molto basso, o con la presenza di familiari a carico soggetti a Regime 104, che cercano in ogni modo di uscire dallo stato di penuria nel quale si ritrovano. Ovviamente, spetta nello specifico a chi ne fa richiesta, quindi non avviene in automatico, ed ha dalla sua almeno un figlio a carico fino a 21 anni. Mentre per chi è soggetto al regime di disabilità, non c’è limite d’età. In entrambi i casi si parte comunque dal 7ettimo mese di gravidanza della donna.

Il massimo che si può ottenere sono 175 euro al mese, mentre il minimo sono 50 euro. Questa era la situazione fino alla fine del 2024, al momento però entrano in gioco le 6 differenze che stanno facendo tremare i contribuenti. Si perderanno degli aiuti? Tutto è possibile, specie se si hanno questi elementi.

Tutte le differenze sull’assegno unico: anno nuovo, occhio agli aggiornamenti!

È bene precisare che le 6 differenze in questione non sono di poco conto, anzi sono determinanti a modificare fortemente la situazione per come finora gestita. Infatti, si teme il peggio, specie nel carattere dell’universalità, o ancora nella concreta possibilità di disporre di più aiuti dalla propria. Potrebbe invece il Welfare State aver avanzato delle modifiche vantaggiose?

Tutte le differenze sull’assegno unico: anno nuovo, occhio agli aggiornamenti!- Trading.it

Il primo punto in analisi che determina le novità è quello dell’esclusione dall’ISEE. Questo significa che dal 2025 l’importo non verrà più incluso nel calcolo di quest’ultimo. La conseguenza maggiore e più importante è che con ciò tante famiglie potranno avere un ISEE bassissimo, rendendo più facile la possibilità di far richiesta a bonus come quelli Asilo nido e così via.

Senza dimenticare la maggiorazione di 1000 euro per ogni nuovo nato! Le famiglie con ISEE non maggiore a 40 mila euro possono usufruire di questo importante aiuto. Appunto, le prime due differenze sono legate materialmente al sostegno della natalità. In Italia la popolazione è per la maggior parte anziana, si fanno sempre meno figli. Queste misure servono proprio per sostenere le famiglie, e rendere la prospettiva di un nucleo familiare nuovo con figli, una realtà più consistente e sostenuta da politiche sociali.

Come se non bastasse subentrano anche delle rivalutazioni, questa la terza novità. La rivalutazione in questione avverrà finalmente in base all’andamento del tasso della variabile più pericolosa degli ultimi anni, l’inflazione. Infatti, nel 2025 si prospetta un aumento dello 0,8% rispetto le somme del momento. Di certo, si tratta di un incremento modesto, rispetto le rivalutazioni precedenti. Quindi, anche se ci sono aspetti positivi, non si può del tutto cantar vittoria.

Ancora, se si hanno minori a carico ci sono importi nuovi da considerare. Per i minori genericamente e con ISEE oltre i 45 mila euro, c’è un minimo di 57 euro, fino a un massimo di 200 euro se l’ISEE è non varca la soglia di 17 mila euro l’anno. Mentre per i maggiorenni si parte da circa 28 euro fino a 97 euro, sempre in base ai limiti appena esposti. Certamente però bisogna evidenziare che ci sono delle maggiorazioni anche per situazioni specifiche.

Infatti, laddove ci sono disabilità,  la rivalutazione terrà conto anche di questo per fare in modo di aiutare significativamente il nucleo familiare fragile. Ultima news, non meno importante, poco fa si è fatto accenno al Bonus asilo nido, e quest’anno sarà ancora più vantaggioso. Grazie alla nuova normativa, l’assegno unico non influirà all’accesso di questo aiuto. In conclusione, più genitori potranno iscrivere i figli al nido, senza preoccuparsi della conseguenze sull’ISEE. Ci sono concretamente più possibilità di richiedere bonus!

Fabiana Donato

Redattrice classe '96 nata sotto il segno dei pesci, ma con la grinta di un ariete che passa le giornate tra la kick boxing e la scrittura. Amante di film, anime, libri e manga, ed interessata a tutti ciò che anima il mondo. Laureata in scienze politiche e storia, insegnante a tempo perso, con l'obiettivo di pubblicare le sue storie.

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