Assegno Unico: importi più bassi, i numeri ufficiali fanno infuriare le famiglie

Assegno Unico, batosta per le famiglie italiane: importi più bassi, i numeri ufficiali che lasciano a bocca aperta.

Alcune misure messe al servizio dei cittadini, da parte del Governo, hanno lo scopo di migliorare la situazione economia delle stesse e di supportare chi è in difficoltà. La crisi che stiamo vivendo, da diversi anni a questa parte, ha lasciato, inevitabilmente, un segno sul portafogli della maggior parte dei cittadini italiani. E, per quanto ci sforziamo, a volte i numeri sembrano remare contro di noi. L’ultima batosta arriva per quanto riguarda l’Assegno Unico: importi più bassi, ciò che emerge lascia senza parole.

Assegno Unico importi più bassi
Batosta per i percettori dell’Assegno Unico: le cifre parlano chiaro (trading.it)

L’Assegno Unico, come ben saprà anche chi non lo percepisce, è quel beneficio erogato a favore di tutte le famiglie che hanno dei figli a carico. L’importo di tale sostegno è stabilito da una serie di parametri, così come dal numero dei figli presenti nel nucleo familiare. Un’agevolazione che, di sicuro, si è rivelata un aiuto concreto per molti, ma che, di recente, è finita al centro dell’attenzione per una verità che lascia l’amaro in bocca. Di che si tratta?

Importi più bassi per l’Assegno Unico: cosa succede?

Ebbene, un’analisi a opera dell’Eurostat ha svelato che, in Europa, il nostro paese è tra quelli che elargisce le cifre più basse per tale sostegno. A seguire ci sarebbero solo le famiglie olandesi e cipriote. Dalla stima sarebbe emerso che, nel 2021, negli altri stati europei l’ammontare avrebbe sfiorato una media di 777 euro, mentre in Italia ci aggiriamo sui 385 euro.

Assegno Unico importi
Assegno Unico, cosa emerge dall’analisi Eurostat: le cifre che lasciano a bocca aperta (trading.it)

Una verità che, di sicuro, non può lasciare indifferenti, soprattutto considerando la situazione delicata di molte famiglie. A commentare tale stima è stato il sindacato Ulipa che tali cifre vanno considerate anche nell’ottica del costo della vita, di sicuro molto diverso di paese in paese. Ma è anche vero che il fatto di ritrovarsi di fronte ad un importo che consiste in quasi metà della media Europea, sia rappresentativo di quale sia la condizione economia nostrana.

Condizione che sarebbe evidente anche per quanto concerne gli importi pro-capite delle famiglie, con le posizioni migliori occupate da Lussemburgo, Germania e Danimarca. Per comprendere se qualcosa è cambiato occorrerà, ora, attendere la prossima analisi Eurostat e sperare che tale divario abbia iniziato a ridursi. E che la situazione possa migliorare.

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