In questo articolo parleremo delle possibili modifiche che verranno applicate all’Isee e all’assegno unico per tutti i cittadini
L’assegno unico universale per i figli a carico è l’elemento portante sul quale i cambiamenti all’Isee potrebbero avere un impatto immediato.
Così com’è strutturato al momento l’indicatore della situazione economica dei cittadini italiani sembra sfavorire quest’ultimi facendoli sembrare più ricchi di quanto non lo siano in realtà.
I cambiamenti a Isee e assegno unico
Durante l’incontro tra il viceministro dell’economia Laura Castelli e il segretario del Pd Enrico Letta si è discusso circa i cambiamento riguardo alla strutturazione dell’Isee per le famiglie Italiane.
“L’Isee, così com’è strutturato, non è più attuale. È uno strumento che va rivisto in alcuni aspetti, soprattutto se pensiamo all’assegno unico”, queste le parole di Enrico Letta circa l’assoluta impellenza di una modifica all’Isee.
L’Isee, cioè indicatore della situazione economica equivalente, è quello strumento che stabilisce la ricchezza di una famiglia tramite i dati ricevuti dall’Ente riguardo patrimonio e reddito dei componenti del nucleo familiare. Dovrebbe essere uno strumento a favore dei cittadini che non dispongono di un reddito sufficiente e che quindi possono usufruire di bonus, detrazioni e prestazioni socio-assistenziali.
Questo tipo di certificazione, del quale l’Inps ha già messo a disposizione una guida con un modulo precompilato al suo interno, è necessaria per numerose attività. Per poterla richiedere servono tutti i documenti relativi al reddito di tutti i componenti della famiglia, della giacenza media dei conti corrente (anche quelli cointestati), buoni fruttiferi, contratti d’affitto o certificati di proprietà (di casa e auto) e/o disabilità.
Per poter ricevere il proprio Isee sarà necessario accedere al sito dell’Inps, registrarsi con il proprio Spid e compilare la dichiarazione sostitutiva unica (la Dsu), in alternativa sarà possibile recarsi presso un Caf (Centro di assistenza sociale) del territorio e farsi aiutare passo per passo.
Perché cambiare l’Isee
Ma perché cambiare la struttura dell’Isee? In effetti, per come è strutturato al momento, alcuni parametri dell’Isee tendono a sfavorire i cittadini con meno reddito. Facciamo l’esempio di una famiglia con reddito basso che per motivi vari (eredità, risparmi ecc.) tiene un po’ di soldi sul conto in banca. In questo caso l’Isee della famiglia si alza imprescindibilmente e magari superare le quote di persone che invece spendono e investono sempre, tenendo poco fermi i propri soldi in banca. In questo modo, però, si avrò solo un calo dell’assegno unico che finirà col non poter essere richiesto da tutte quelle persone che invece ne avrebbero diritto.
“L’Isee, così com’è strutturato, non è più attuale. È uno strumento che va rivisto in alcuni aspetti, soprattutto se pensiamo all’assegno unico. Con il passare degli anni lo stiamo utilizzando sempre più per far accedere i cittadini a moltissimi servizi. Lavoriamoci per migliorarlo“. Le parole pronunciate durante l’incontro tra Enrico Letta e Laura Castelli fanno prevedere dei cambiamenti riguardo la strutturazione dell’Isee ma al momento si parla solo di congetture.
Nonostante non ci sia ancora nulla di concreto, sembra che la maggioranza del governo abbia compreso la mancata accuratezza di uno strumento come l’Isee e sia pronto ad aprire un tavolo di revisione dell’indicatore.