Cambiano le condizioni dell’Assegno Unico, non tutti lo sanno: meglio informarsi prima per non avere brutte sorprese
L’assegno Unico e Universale nasce con l’intento di assicurare un sostegno alle famiglie con figli, in passato erano gli Assegni familiari pagati dal datore di lavoro. Ma attenzione alle regole.

L’Assegno unico e universale è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico attribuito per ogni figlio minorenne a carico, per i nuovi nati dal settimo mese di gravidanza; per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età e per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni che frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, o un corso di laurea; svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui, sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego, svolga il servizio civile universale.
L’Assegno unico e universale per i figli a carico riguarda tutte le categorie di lavoratori, sia dipendenti che autonomi. da quando è nato e ha preso il posto degli assegni familiari (ANF) pagati dal datore di lavoro, ha soddisfatto milioni di famiglie che nella maggior parte dei casi oggi percepisce di più rispetto a molti anni fa. A proposito di figli, però, c’è una cosa importante a cui fare attenzione.
Assegno Unico: potresti perderlo se succede questo ad un figlio
L’Assegno unico e universale è un sostegno statale pagato mensilmente alla famiglia. Il 20 marzo scorso l’ultimo accredito e almeno fino a giugno la data dovrebbe essere sempre la stessa. Ma, così come è successo in passato, da luglio potrebbe cambiare ancora, si attendono nuove circolari dell’Inps. Tutti i figli a carico danno il diritto all’Assegno unico ma potrebbe succedere qualcosa ad uno di loro che cambierebbe tutto.
Approfondiamo la posizione del figlio maggiorenne a carico, perché per gli altri figli non ci sono cambiamenti. Quando un figlio compie 18 anni, come abbiamo accennato all’inizio, le condizioni per riceverlo cambiano. Per continuare a beneficiare dell’assegno, è necessario che il figlio maggiorenne soddisfi determinati requisiti, come la frequenza di un corso di formazione scolastica o professionale, lo svolgimento di un tirocinio, la registrazione come disoccupato, o lo svolgimento del servizio civile universale. Inoltre, il reddito lordo presunto del figlio maggiorenne non deve superare gli 8.000 euro.
E non finisce qui perché sarà necessario aggiornare la domanda o presentarne una nuova. Lo stesso figlio maggiorenne può presentare una nuova domanda, in questo caso decade quella precedente presentata dai genitori e l’accredito del sostegno verrà fatto direttamente al figlio.
È poi importante mantenere aggiornate le informazioni, come la nascita di un altro figlio o variazioni nella frequenza scolastica, per assicurarsi che l’importo ricevuto sia corretto. Fondamentale è infine l’aggiornamento dell’ISEE è per evitare riduzioni o sospensioni dell’assegno.