Aggiornamento giurisprudenziale fa da base a casi simili: la Corte Costituzionale dice quando l’assegno temporaneo minori non è un diritto.
Ci sono casi dove l’assegno temporaneo minori non è concesso, nonostante sia essenziale per alcune famiglie. Lo conferma la Corte Costituzionale, ne parla l’Agenzia giornalistica Opinione, e la risonanza ha un’eco nazionale d’impatto.

Si tratta la negazione dell’assegno temporaneo minori ad alcune persone. L’istituto tutela le fragilità. Appunto, minori inseriti in contesti familiari che predispongono di risorse socio-economiche carenti.
Fin qui, si è d’accordo con la misura, la quale è un intervento di Welfare per conseguire la piena eguaglianza.
Ma non è per tutti, e questo non significa che sia un risvolto incostituzionale, anzi è la stessa Corte che conferma questo esito.
A dirlo è la sentenza n. 40, esaminante la questione di legittimità costituzionale dell’Art. 1 del DL n. 79/2021, sulle misure urgenti dell’assegno, a sua volta convertito nella Legge n. 11, dopo l’intervento del Tribunale ordinario di Padova in funzione di, giudice del lavoro.
La questione riguarda il ricorso, da parte di un’extracomunitaria mamma di due minori risiedente in Italia con permesso di soggiorno per “richiesta asilo”, che si è vista negare l’assegno. Contesta la decisione discriminatoria ai sensi dell’art. 44 del DL n. 286 del ’98, sulla disciplina dello straniero.
Il giudice a quo rigetta la disposizione per incompatibilità rispetto gli articoli 3 e 31 della Costituzione, ma la Corte interviene, dichiarando infondate le questioni.
Per il Paese l’immigrazione è un tema persistente, di conseguenza, trattarlo in un certo modo, implica la sua gestione futura, perché la sentenza fa giurisprudenza.
Assegno temporaneo minori è negato? La Corte di Cassazione si pronuncia
Nella sentenza si ricorda che si preserva l’eguaglianza di accesso all’assistenza sociale rispetto i cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari, ma solo a riguardo dei servizi che soddisfano bisogni primari e i diritti inviolabili. Ed è dalla natura dell’assegno temporaneo minori che si evince perché gli è stato negato, e di conseguenza la pronuncia ne afferma la legittimità.

Secondo la Corte non è incostituzionale la decisione, perché tale strumento è destinato alle fragilità, non per la soddisfazione di bisogni essenziali della persona.
Misura premiale della genitorialità diretta a chi si trova in una certa condizione economica e che anticipa, l’utilizzo dell’AU. L’assegno universale è a sua volta slegato dai limiti da reddito e dalle finalità di urgenza assistenziale.
Quindi, i richiedenti asilo e le loro famiglie, fruiscono di un sistema che comprende l’assistenza sanitaria gratuita, l’istruzione, e il soddisfacimento dei bisogni primari. Ricordando al contempo, che una volta conquistato lo status di rifugiato e di protezione sussidiaria, gli si riconosce il diritto di avere lo stesso trattamento di cittadino italiano.
Ma il disconoscimento non è incostituzionale, perché bisogna sempre conciliare benefici con risorse presenti, ed è a discrezione del legislatore che rispetta il principio di ragionevolezza, la facoltà di graduare la decisioni di conseguimento dell’assegno. Quindi, è nelle sue facoltà, secondo quanto previsto dalla Costituzione, negare l’accesso se non ci sono risorse a sufficienza per tutti.