Cos’è un assegno di traenza, ma soprattutto perché viene ignorato: permette di avere ottimi rimborsi, basta informarsi sui vantaggi
Gli assegni sono ancora uno degli strumenti di pagamento più diffusi e storicamente radicati in Italia. Sebbene siano sempre meno utilizzati rispetto ai pagamenti elettronici, c’è da dire che quando si tratta di somme ingenti, sono ancora un valido strumento di pagamento, sicuro e legato a una certa idea di ‘affidabilità’ rispetto al pagamento tramite bonifico o con carta.
Esistono diverse tipologie di assegni, ciascuna con specifiche funzioni: partiamo dagli assegni bancari, circolari, fino poi al meno conosciuto assegno di traenza. Quest’ultimo rappresenta un’opportunità di rimborso veramente poco sfruttata, ma estremamente vantaggiosa in determinate situazioni.
Se si fa parte di quella fetta di italiani che predilige ancora gli assegni per alcune tipologie di pagamento, può essere interessante venire a sapere cosa offrono gli assegni di traenza, i pro e i contro e soprattutto in quali casi andrebbero utilizzati.
Quando utilizzare un assegno di traenza e quali sono i vantaggi
Se l’assegno bancario è emesso da un correntista tramite il proprio conto corrente, e invece l’assegno circolare arriva direttamente dalla banca prescindere da quanto si abbia sul proprio conto, qual è il ruolo dell’assegno di traenza? Si tratta di un particolare strumento che viene utilizzato soprattutto per i rimborsi o le liquidazioni di somme dovute.
Si tratta di un assegno meno conosciuto rispetto agli altri, ma è una vera e propria opportunità per chi ha delle somme da recuperare, legate a mutui estinti, controversie risolte… questioni molto specifiche. Viene emesso da una banca o un’azienda come titolo di pagamento delle somme da rimborsare al beneficiario, e nella maggior parte dei casi viene utilizzato quando non è possibile accreditare l’importo in modo diretto sul conto corrente. Casi specifici come quando si parla di rimborsi di polizze, errori di pagamento o di saldo finale, chiusure di conti bancari e via discorrendo.
I pro sono tanti: si recuperano somme residue che altrimenti andrebbero perse, inoltre è tracciabile e sicuro, e si può utilizzare anche senza un conto corrente. Per quanto riguarda i contro invece c’è il fatto che l’incasso non è sempre immediato e il bisogno di presenza fisica in banca. Adesso che siete al corrente di tutti gli usi e le funzioni delle tipologie di assegni presenti in Italia, potrete fare la scelta migliore in base al caso in cui vi ritrovate coinvolti, coscienti delle valutazioni dei pro e dei contro.