Assegno di Inclusione: se lo si vuole conservare si devono fare queste comunicazioni, guida per non sbagliare

C’è un obbligo da rispettare altrimenti si rischia di perdere l’Assegno di Inclusione dall’oggi al domani. A cosa fare attenzione.

L’Assegno mensile che ha preso il posto del Reddito di cittadinanza ha dei vantaggi rispetto al vecchio sussidio che se sfruttati in maniera adeguata non migliorano solo temporaneamente la situazione economica di chi lo percepisce. Ma ci sono anche degli obblighi da rispettare.

attenzione a rispettare l'obbligo dell'assegno di inclusione
sussidio famiglia – trading.it

Se è vero, come è vero, che ottenere l’Assegno di inclusione comporta regole stringenti non solo sull’ISEE ma anche sulla composizione del nucleo familiare, è altrettanto vero che chi riesce a riceverlo ottiene il riconoscimento vero di una situazione disagiata in famiglia. Il compianto, da qualcuno, Reddito di cittadinanza ha fallito la sua missione perché è diventato un aiuto fine a se stesso: un’entrata economica mensile sicuramente utile per milioni di famiglie ma nulla più. E, come spesso accade in Italia, fatta la legge trovato l’inganno e non tutti coloro che percepivano il Rdc ne avevano davvero diritto.

L’Assegno di Inclusione, al contrario, arriva alle famiglie che davvero ne hanno bisogno, ma ha un vantaggio in più: chi nella famiglia che lo percepisce è abile al lavoro sarà accompagnato dai Servizi Sociali sin dal primo giorno a cercare un’occupazione. Quindi non solo un aiuto economico mensile che prima o poi potrà finire, ma la ricerca di un lavoro che si spera sarà per sempre. Ma attenzione a chi ha già ottenuto l’Assegno di Inclusione, perché ci sono degli obblighi da rispettare, pena la perdita del sussidio.

Assegno di Inclusione, l’errore che non devi mai fare: rischi di perdere tutto

Tra gli obblighi previsti dall’Assegno di inclusione c’è il doversi presentare ogni 90 giorni ai servizi sociali, o in alternativa presso gli istituti di patronato, per aggiornare la propria posizione. Se dimentichi questo passaggio cruciale, il rischio è di perdere il beneficio. Anche se, una volta risolta la dimenticanza o l’impossibilità a presentarsi, l’assegno torna ad essere erogato dal mese successivo l’incontro con i servizi sociali.

L’obbligo, come sapete, non era previsto invece dal Reddito di cittadinanza, una regola che di conseguenza ha messo in difficoltà molte famiglie che non sanno come muoversi.

obbligo servizi sociali per chi percepisce l'assegno di inclusione
assegno di inclusione – trading.it

Per l’Assegno di inclusione è previsto un primo incontro che riguarda tutto il nucleo familiare, obbligo di presentarsi presso i servizi sociali del Comune di residenza entro 120 giorni dalla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale, una volta fatto il primo incontro, non tutti i componenti avranno poi l’obbligo di aggiornare la propria posizione ogni 90 giorni. La norma stabilisce che al termine del primo incontro dovranno aggiornare la propria posizione, presso i servizi sociali o presso gli istituti di patronato, tutti i beneficiari dell’Assegno di inclusione diversi dai soggetti che sono abili al lavoro, dunque chi ha tra i 18 e i 59 anni che invece potranno fare richiesta del Supporto per la formazione e il lavoro.

Per ricapitolare e per non sbagliare, prendiamo in esame il messaggio Inps n. 2132 del 5 giugno 2024, l’obbligo di presentarsi ogni 90 giorni presso i servizi sociali o affini, non è contemplato per:  i componenti del nucleo familiare di età pari o superiore a 60 anni; quelli con disabilità certificata ai fini Isee e coloro che sono inseriti in percorsi di protezione relativi alla violenza di genere e le donne vittime di violenza, con o senza figli, prese in carico dai centri anti violenza riconosciuti dalle Regioni o dai Servizi sociali.

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