Assegno di Inclusione (AdI), può raggiungere 800 euro al mese, ma come si fa ad accedere? Scopriamo i vari dettagli, in merito.
Gli ultimi anni sono stati piuttosto complicati, per il nostro Paese. L’Italia, infatti, ha attraversato un periodo di crisi economica (non ancora risolto, peraltro), peggiorata dall’inflazione, la precarietà del lavoro e i rincari.

Si tratta di fattori che hanno inevitabilmente contribuito all’aumento delle difficoltà dal punto di vista economico e, a risentirne, sono state le fasce più fragili della popolazione. In questo contesto, negli ultimi anni, i vari governi che si sono succeduti, a causa anche dell’avvento del Covid 19, hanno disposto tutta una serie di incentivi, atti a supportare le famiglie con maggiori difficoltà economiche e altre situazioni di fragilità.
Sono risorse di vario genere che hanno aiutato i nuclei familiari a vivere in maniera più dignitosa. Tra le ultime misure prese dal Governo, c’è l’Assegno di Inclusione, un sostegno che è andato, di fatto, a sostituire il vecchio reddito di cittadinanza. Oggigiorno, questo supporto può raggiungere anche gli 800 euro. Ecco maggiori dettagli, in merito.
Assegno di Inclusione, come accedere all’incentivo: i particolari da conoscere
Questo 2025 è una ventata di novità per quanto concerne alcuni incentivi, come ad esempio, l’Assegno di Inclusione (AdI).

Per accedervi, bisogna essere parte di nuclei familiari composti da almeno un minorenne, una persona over 60, un invalido 67%, oppure persone di cui si occupano i servizi sociali, assistenziali o sanitari. Per ottenere questo assegno, è necessario avere dei requisiti, che nel frattempo sono cambiati, per ciò che concerne l’ISEE.
L’accesso diventa più semplice, e in alcuni casi particolari, gli importi dell’assegno possono oltrepassare gli 800 euro. Per accedere al beneficio, il nuovo limite ISEE è di 10.140 euro. Il reddito, invece, da 6000 a 6.500 euro.
Coloro che non hanno altri redditi, quindi, potranno avere un sostegno di 6.500 euro l’anno, se sono singoli e abitano in una casa non in affitto. Una persona singola con reddito zero, può ricevere 541,66 euro al mese, e se vive in affitto, si aggiunge anche l’importo per sostenere il soggetto in questa spesa, ossia 303,33 euro al mese. In sostanza, chi si trova in questa situazione, può arrivare a un beneficio di 845 al mese.
Dunque, occhio all’ISEE e ad altri requisiti, se si vuole accedere a questo beneficio. Importante è rivolgersi a un CAF o patronato, per valutare il proprio caso.