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Economia e Finanza

Come ricevere un assegno di 522 euro al mese con una semplice visita medica: in pochi lo sanno

Sono molte le patologie invalidanti che permettono di ricevere un assegno di 522 euro al mese, per individuarle è sufficiente una semplice visita, ma non tutti lo sanno.

Come ricevere un assegno di 522 euro al mese

Infatti, in molti pur avendo una malattia significativa non fanno richiesta dall’indennità di accompagnamento. Oppure, se ne fanno richiesta l’INPS la nega, ma è sempre possibile impugnare il verbale negativo.

Le patologie invalidanti che danno diritto all’assegno di 522 euro al mese sono tante e sono divise in base all’apparato: cardiocircolatorio, respiratorio, digerente, urinario, endocrino, osteoarticolare e locomotore, neurologico, psichico e visivo.

Le patologie più comuni sono:

a) diabete mellito;

b) trattamenti chemioterapici e cancro;

c) aritmie cardiache e cardiopatie gravi;

d) artrosi e artrite reumatoide in base alla gravità;

e) malattie invalidanti mentali (disturbo bipolare e schizofrenia);

f) sindrome di down;

g) malattie con disturbi del neurosviluppo (ad esempio l’autismo);

h) sclerosi multipla grave;

i) Alzheimer e Parkinson;

l) interventi che comportano menomazioni permanenti;

m) patologie nefrologiche (reni) e emodialisi;

n) tetraplegia o paraplegia.

Come ricevere l’assegno di accompagnamento di 522 euro al mese

L’indennità di accompagnamento nel 2021 è di 522,10 euro al mese per dodici mensilità, per un importo complessivo annuale di 6.265,20 euro (la tredicesima mensilità non spetta).

Inoltre, l’indennità è riconosciuta in misura fissa, a prescindere dei redditi personali o dai redditi del nucleo familiare. Infine, non si considera l’età del richiedente e l’assegno non è soggetto al pignoramento.

Per ottenere l’assegno di 522 euro al mese, è necessario essere affetti da una patologia grave che comporta l’assistenza continua di un familiare. A valutare la gravità della patologia è una Commissione medica INPS che considera vari aspetti. Nello specifico:

a) assistenza continua in quanto impossibilitato a svolgere atti di vita quotidiana;

b) quando non si può deambulare autonomamente e si ha bisogno di un supporto;

c) persone sottoposte a terapie oncologiche invalidanti.

Sulle patologie che richiedono terapie oncologiche, più volte è intervenuta la Cassazione, precisando che l’indennità spetta sia durante la fase avanzata della malattia che durante tutto il trattamento oncologico (chemioterapia o radioterapia).

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La dicitura sul certificato medico introduttivo

Il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento di 522 euro al mese non è un percorso facile. Ma la prima cosa da fare è recarsi dal proprio medico curante e compilare il certificato medico introduttivo contenente la dicitura: “Persona impossibilitata a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore”. Oppure, la dicitura: “Persona che necessita di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita”.

È importante barrare una delle due voci con le diciture sopra indicate, in quanto solo in questo modo, la Commissione medico legale potrà considerare l’indennità di accompagnamento. Inoltre, il medico nel certificato dovrà indicare tutte le patologie di cui è affetto il richiedente. Infine, nel caso di patologie oncologiche è possibile richiedere, attraverso il certificato medico, la procedura d’urgenza.

Il medico dovrà inviare il certificato introduttivo all’INPS in modalità telematica e dovrà consegnare il numero di protocollo al paziente.

Il paziente dovrà recarsi presso un patronato per presentare domanda indicando il numero di protocollo del certificato medico introduttivo.

L’INPS esaminerà la domanda e convocherà a visita il richiedente dinnanzi alla Commissione medica che dovrà valutare la patologia e il suo stato di gravità.

Angelina Tortora

Giornalista iscritta all'Ordine dei Giornalisti Campania, mi occupo di tematiche fiscali e previdenziali. Da sempre vicino al lettore, rispondo ai loro quesiti sulle varie problematiche.

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