Assegnazione casa nel divorzio: si perde anche se già acquisita “non fare questo errore”

Bisogna conoscere le insidie e gli eventuali diritti per l’assegnazione casa nel divorzio, perché perderla non è così difficile.

Attenzione all’assegnazione casa nel divorzio, perché chi l’ha già acquisita se compie l’errore di presunzione di averla a prescindere, rischia di trovarsi letteralmente sotto un ponte. Avere un tetto sopra la testa è un diritto, ma va disciplinato caso per caso, e questo è quello in cui si rischia di ritrovarsi con niente all’improvviso.

sfondo palazzo e tondo con persone che tengono sagoma di cuore spezzato
Assegnazione casa nel divorzio: si perde anche se già acquisita “non fare questo errore”- Trading.it

Il divorzio non è un tema facile, al di là dell’aspetto emozionale e sentimentale, ci sono dei risvolti burocratici non da poco. Si fanno separazioni legali da sempre, ma se ci sono problemi non è solo per l’aspetto psicologico, anche a livello legislativo il disconoscere alcuni aspetti, invece essenziali, può essere fallimentare e pericoloso.

L’assegnazione della casa coniugale è uno dei temi e della problematiche centrali. Con essa si fa riferimento al provvedimento emesso dal giudice, il quale consente ai figli di continuare a vivere nella casa in cui si è svolta la vita familiare prima della decisione e pratica di divorzio. Fin qui tutto normale, ma il genitore che ci vive può perderla e non averla più indietro in un caso specifico.

Come gestire l’assegnazione casa nel divorzio: errori da evitare

Si tratta di errori di constatazione che possono far perdere la casa e i diritti su di essa. Non si tratta di poco, ma di conoscere le insidie della normativa, perché non si fanno eccezioni. Ecco cosa dice la Legge e come bisogna gestire i propri interessi, anche in vista di un inedito aggiornamento che cambia tutto.

martelletto giudice con fedi
Come gestire l’assegnazione casa nel divorzio: errori da evitare- Trading.it

L’errore di presunzione implica quello compiuto da parte del genitore che continua a vivere nella casa assegnata ai figli. Questi fa orecchie da mercante rispetto una verità imprescindibile dal punto di vista normativo.

Se il genitore continua a vivere nella casa assegnata ai figli, ciò accade, non perché è un suo diritto, ma lo è della prole. Quindi, quando questi vanno via da casa, perché decidono di diventare indipendenti, l’assegnazione viene meno di conseguenza!

Il genitore in questione può compiere due azioni. Può lasciare la casa se è di esclusiva proprietà dell’altro, o versa l’indennità di occupazione se è di entrambi e ci abita solo lui. Ma bisogna fare ancora più attenzione oggi, perché la normativa è stata aggiornata.

La sentenza n. 7425 del 20 marzo 2025 emessa dalla Corte di Cassazione, sancisce un principio innovativo molto importante. L’aggiornamento prevede che nel caso del divorzio se la richiesta di assegnazione non viene reiterata, il coniuge assegnatario, anche se comproprietario, e se la sentenza di divorzio non prevede la sua assegnazione, questi non ha più diritto esclusivo all’uso della casa!

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