Artrosi, l’INPS la riconosce come invalidante: c’è un assegno mensile, come richiederlo

Tra le molte malattie che l’INPS riconosce come invalidanti, spesso non è facile ricondurre la propria. Ad esempio, molti si chiedono se chi soffre di artrosi ha diritto alla 104.

La Legge 104, lo ricordiamo, tutela le persone affette da una patologia, malattia rara/grave, fisica o psichica che vengono dichiarate invalidi civili. Questo perché, una volta stabilità l’entità dell’handicap, l’Ente previdenziale offre delle agevolazioni. Ci ha l’artrosi può andare incontro a molte difficoltà a condurre una vita normale. Sia dal punto di vista lavorativo che sociale. In alcuni casi, dunque, spettano i benefit della 104. Vediamo quali.

assegno mensile artrosi
foto adobe

L’artrosi è una malattia che colpisce l’apparato osteoarticolare. In particolar modo, quelle articolazioni maggiormente sottoposte al carico, come ad esempio l’anca, la colonna vertebrale e le ginocchia. Può anche interessare mani e piedi, anche se più raramente. La causa dei dolori – talvolta appunto invalidanti – è il deterioramento della cartilagine che sta tra le ossa. Lo “sfregamento” senza un adeguato supporto fa insorgere infiammazioni che diventano in alcuni casi croniche e/o degenerative.

Solitamente l’artrosi compare intorno ai 50 anni di età sia negli uomini che nelle donne, anche se queste ultime sono più soggette durante la menopausa. Le cause, oltre all’invecchiamento fisiologico dell’apparato osseo e articolare, possono essere diverse. Fattori congeniti, ma anche il perdurare di lavori usuranti, fratture, traumi, malattie circolatorie e sovrappeso.

Quando con l’artrosi si ha diritto alla 104?

Per chi soffre di artrosi non esiste una cura universale, tutto dipende dalla situazione. Agli inizia della malattia possono essere consigliati antidolorifici, infiltrazioni con acido ialuronico, e riposo. Nei casi più gravi, se la malattia è degenerata, è possibile aver bisogno di protesi e ausili per ristabilire la corretta mobilità.

Dunque l’INPS interviene se il grado di gravità raggiunto dall’artrosi è tale per cui la vita del paziente risulta molto difficile. Ad esempio se perde la parziale o totale capacità di lavorare. Se non riesce più a muoversi senza l’aiuto di un dispositivo o di un assistente. Nel caso dunque di effettiva criticità dei sintomi, sarà il medico curante stesso che invierà la domanda di invalidità all’INPS, allegando tutte le documentazioni necessarie.

Il paziente, dopo una verifica da parte dell’apposita Commissione INPS, potrà ricevere una certa percentuale di invalidità, e se dovuti anche i benefici della Legge 104. In caso di esito positivo degli accertamenti, il disabile potrà quindi usufruire di numerosi benefit economici, sgravi fiscali, agevolazioni sul lavoro e assistenziali.

Ad esempio gli verranno forniti gli ausili per deambulare correttamente, oppure sconti/esenzioni per l’acquisto di farmaci e sui ticket sanitari. Tutto varia in base alla gravità e alle necessità del paziente. Con la 104 sono concessi anche permessi dal lavoro, non solo per i disabili, magari per recarsi a delle visite o trattamenti. Anche i coniugi o le persone individuate come caregiver possono assentarsi dal lavoro per assistere la persona malata.

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