Arrivano ben 22 nuovi certificati per puntare sulla Borsa Italiana

Buone notizie per gli investitori, l’emissione di ventidue nuovi certificati fa gioire un po’ tutti. Ora i trader sono pronti a scommettere.

La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno nelle ultime ore, nonostante le indiscrezioni fossero rimbalzate già da una parte all’altra del web. Alla fine lo scenario si è concretizzato nel giro di pochissimo, lasciando a bocca aperta osservatori e analisti di mercato. Ben ventidue nuovi certificati sono stati emessi dalla Sociéte Générale sul Sedex di Borsa Italiana e gli investitori non attendevano altro che un momento come questo per intervenire sul proprio portafoglio.

Borsa Italiana, emessi 22 nuovi certificati
Solo qualche ora fa sono stati emessi 22 nuovi certificati per Borsa Italiana. Gli investitori ci pensano – trading.it (Fonte foto ANSA)

Senza dubbio un’occasione particolarmente succosa, visto che si tratta di certificati Recovery Top Bonus con scadenza al 2026 su undici titoli azionari italiani differenti. Di che cosa parliamo, nello specifico? Sono certificati a capitale condizionatamente protetto, presentano quindi la struttura canonica dei Bonus Cap Certificate. E non solo, perché a far gola sarebbe anche il prezzo di emissione. Insomma, ai trader non resta altro che sbilanciarsi e provare l’affondo.

22 nuovi certificati da SocGen su azioni italiane: cosa sappiamo

È solamente qualche ora fa che Société Générale – la quarta banca nella Classifica per la capitalizzazione dei gruppi bancari della zona Euro, nonché la quarta banca francese più grande per asset complessivi – ha emesso sul Sedex di Borsa Italiana ventidue certificati Recovery Top Bonus, la cui scadenza è fissata al 2026, su undici titoli azionari italiani. Questi comprendono Banco Bpm, Enel, Eni, Ferrari, Intesa Sanpaolo, Leonardo, Mediobanca, Stellantis, StMicroelectronics, Tenaris e Unicredit.

SocGen emette 22 certificati per Borsa Italiana
Société Générale ha da poco emesso 22 certificati Recovery Top Bonus sul sedex di Borsa Italiana – trading.it (Fonte foto ANSA)

Il prezzo di emissione in questo caso varia di 66 ai 92 euro, con un rimborso massimo a scadenza fissato a 100 euro (al lordo delle commissioni). È bene ricordare che per quanto riguarda questo tipo di certificati – la struttura è quella dei Bonus Cap Certificate – la barriera viene attivata solo ed esclusivamente a scadenza e perciò le oscillazioni che si verificheranno nel mezzo non verranno considerate. Si terrà quindi conto unicamente del valore finale, quello che si paleserà il 17 dicembre del 2026.

Solo allora arriverà il momento delle opportune verifiche, visto che se il prezzo di riferimento dovesse superare o eguagliare la barriera alla scadenza dovrà essere corrisposto un importo lordo arbitrario e prefissato di 100 euro. Sarà invece corrisposto un importo pari a quello del calcolo del certificato (moltiplicato per la performance del sottostante) se il prezzo di riferimento si presenterà inferiore alla barriera.

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