Sapere di poter ottenere facilmente un assegno INPS da 575 euro è un regalo di Natale… in ritardo! La somma verrà percepita solo a gennaio, ma questo non disturba i cittadini.
Non si può parlare di regalo di Natale, ma senza ombra di dubbio l’assegno INPS da 575 euro è una bella notizia, specie dopo le feste. Anche i più oculati sono costretti a spendere qualcosina durante le festività. Quindi, ritrovarsi a inizio anno con le tasche vuote, non è proprio un grande piacere. Per cui diviene fondamentale riuscire a trovare quei sostegni che fanno al caso proprio. La mossa dell’ente previdenziale per eccellenza, piace, ma parte da gennaio per questi cittadini.
L’INPS ne fa una giusta che piace, non ci sono contestazioni. L’assegno di 575 euro è davvero quell’occasione che molti stavano aspettando. Non tutti navigano nell’oro, e anche i più risparmiatori e benestanti, devono fare i conti con una società sempre più complessa, e in cui gli ammanchi e la penuria sono all’ordine del giorno. Da gennaio i soldi entreranno direttamente in tasca, ma non per tutti. Sapere chi è destinatario della misura è sicuramente un tassello da non farsi scappare.
Sia per non restare delusi, ma anche per capire se si è davvero tra i fortunati che ne possono usufruire. Del 2025 non si è parlato benissimo, anche perché molti importi sono destinati a cambiare, e questa notizia ha già fatto entrare in crisi molti contribuenti. D’altro canto, sapere che lo Stato si è attivato con questo aiuto, rende il futuro meno pauroso.
L’assegno dell’INPS da 575 euro è per tutti? Chi può farne richiesta
Affermato che il 2025 in arrivo non sia così florido, constatare che c’è la possibilità di far uso di questo aiuto, può rimettere in sesto non poche famiglie. Si parla di fragilità che non possono essere risolte da questa somma, ma che sicuramente contribuiscono ad appesantire il portafoglio di risparmio di alcuni cittadini. La misura prende il posto del RDC, e diviene baluardo di inclusione.
Si tratta di inclusione economica delle famiglie più in difficoltà, e ad aiutare è proprio l’assegno dell’INPS da 575 euro. Il suo nome è Assegno di inclusione e mira proprio a contenere le situazioni di fragilità. È stato studiato per garantire un reddito minimo a chi si trova in situazioni di estrema difficoltà. Non è nuovo, perché comunque si sa che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza, ma in ogni caso si evolve di anno in anno in base alle esigenze. Gestirlo non è facile, poiché ci sono diversi fattori che vi influiscono.
Come si calcola il suo ammontare? Come accennato, dipende da più variabili, prima tra tutte quella del reddito. A questa vi segue la struttura del nucleo famigliare e se ci sono disabilità. La news più calda è l’adeguamento della scala di equivalenza la quale aumenta la somma dell’assegno in base ai tratti dei membri.
A cambiare però sono gli importi, perché oltre ad aumentare potrebbero anche diminuire. Se c’è un nuovo membro, l’assegno aumenta. Nel caso in cui ci siano due adulti, se nel 2024 ricevevano 500 euro, nel 2025 ne ottengono 700 perché uno è entrato nei settantenni e la scala di equivalenza passa da 1 a 1,4. Anche se arriva un bambino, si consolidano i già citati 575 euro. Anche il riconoscimento dell’invalidità potrebbe generare aumenti fino a 750 euro al mese.
Si fa anche l’analisi per le evoluzioni negative, se ad esempio un figlio compie 18 anni o muore un membro della famiglia, la decurtazione è la conseguenza. Nonostante ciò, sono in molti a desiderare aumenti, perché il costo della vita non si contiene più. L’inflazione ha fatto aumentare tutto, e la situazione di ogni famiglia, anche “quella che sta meglio”, sta peggiorando.