Novità in arrivo per chi si trova in difficoltà economica, pronto un bonus da centoventicinque euro ma bisogna rispettare i parametri.
È all’interno del Documento di Economia e Finanza (DEF) che è stato indicato l’aumento previsto del tasso di rivalutazione per il 2024 che, ricordiamo, troverà applicazione solamente a partire dal prossimo 1° gennaio 2025. La percentuale è stimata tra l’1,6 e l’1,8% e andrà a influenzare sia gli importi delle pensioni che quelli degli assegni sociali. E non solo, perché chi si dovesse trovare in difficoltà economica per via di entrate non esattamente cospicue (o addirittura nulle) è previsto un bonus di centoventicinque euro.
Per quanto riguarda gli over 70, inoltre, considerando l’articolo 38 della legge 448 del 2001, beneficeranno anche della maggiorazione derivante dall’incremento al milione. Che cosa vuol dire? Che questi soggetti continueranno a incassare cifre più alte nei prossimi mesi. Sono gli effetti del sistema di calcolo che va ad adeguare tutti i trattamenti assistenziali e previdenziali a quello che è il costo della vita, che risulta particolarmente alto in tempi recenti anche a causa dell’inflazione.
125 euro in più per gli under 70? Gli effetti della rivalutazione
Il meccanismo di rivalutazione sortirà i propri effetti solo a partire dal 1° gennaio del prossimo anno, l’adeguamento al costo della vita influirà sugli importi sia delle pensioni che degli assegni sociali. In particolare il sostegno al reddito destinato ai cittadini che abbiano superato i sessantasette anni – parliamo della soglia per il 2024 e il 2025 dell’età pensionabile – e si trovino in situazioni economiche non esattamente ottimali o, per meglio dire, in condizione di disagio; questi assisteranno a un aumento sensibile sull’erogazione complessiva.
Gli under 70 riceveranno quindi tra i 542,96 e i 544,03 euro e, andando a considerare le tredici mensilità, intascheranno 125 euro in più. Discorso molto simile per quanto riguarda gli over 70, visto che rientrano nell’incremento al milione – fu introdotto dal governo Berlusconi nel lontano 2001 -: il loro assegno dopo la rivalutazione salirà in media fino a 735,05 euro (tra i 744,63 e i 745,83 euro) con un aumento mensile di circa 10 euro al mese – e quindi, in definitiva, parliamo di 130 euro a fine anno.
A raggiungere la cifra massima, in entrambi i casi, è chi presenta reddito nullo. Queste le previsioni riportate all’interno del Documento di economia e finanza (DEF), ora resta soltanto da capire se si concretizzeranno effettivamente.