Si potrà richiedere anche nel 2025, è una misura sostitutiva dell’RdC, ma si appella a un pubblico molto ristretto: chi ne potrà usufruire
Fino a poco tempo fa, il Reddito di Cittadinanza (RdC) rappresentava un importante sostegno economico per molte famiglie italiane, con la sostituzione del Governo, la forma di assistenzialismo è stata eliminata, ma al suo posto Meloni ha introdotto il Reddito di Inclusione.
La nuova agevolazione non è equiparabile alla precedente, ma dà un aiuto a chi si trova realmente in stato di povertà assoluta. Tuttavia, mentre il nuovo sussidio si concentra ancora a un target più ampio (basta vedere i dati ISTAT sulla povertà assoluta in Italia), dall’altra parte anche per il 2025 una determinata fascia d’età potrà richiedere un’ulteriore misura assistenziale.
Nel dettaglio, si tratta di un’agevolazione che mira ad aiutare economicamente le persone più in difficoltà, con un’età avanzata, che hanno meno possibilità di integrarsi nel mondo del lavoro e che perciò hanno bisogno anche di più assistenza in un contesto come quello di oggi dove il caro prezzi sembra non lasciare scampo.
La nuova misura: la “Prestazione Universale” cos’è e a chi si rivolge
La “Prestazione Universale” è stata pensata per gli anziani oltre gli 80 anni, non autosufficienti, con un reddito ISEE inferiore ai 6.000 euro. Si tratta infatti di un sussidio economico che offre un aumento dell’assegno di accompagnamento, portandolo da 531,76 euro a 1.380 euro al mese.
È importante sottolineare che il contributo è destinato proprio a finanziare quel costo necessario a pagare l’assistenza domiciliare per le persone ormai molto anziane che non sono in grado di svolgere tutte le attività quotidiane autonomamente e che soprattutto sono impossibilitate al lavoro. Il Governo ha infatti stanziato un’importante quota di denaro per l’assistenza alle categorie più vulnerabili.
Per essere certi della propria situazione anagrafica ed economica, è bene rivolgersi a un Caf che provvederà a inoltrare domanda nel caso in cui si rientrasse nei requisiti per l’ottenimento della Prestazione Universale. Non sarà un aiuto risolutivo in quanto è vero che cerca di coprire i costi dell’assistenza, ma chi è a conoscenza dei bisogni degli anziani, sa anche che molto probabilmente non sarà abbastanza. La maggior parte dei genitori anziani, infatti, ad oggi in Italia finisce a carico economico e psicologico dei figli, ma di tutto ciò non si parla mai abbastanza. Nel frattempo, almeno non fatevi sfuggire quest’occasione.