Nuovi aiuti per le famiglie con bambini, le istituzioni scendono ancora in campo offrendo un voucher. Bisogna però rientrare nei parametri.
Si tratterà di un contributo straordinario, una tantum, in denaro, da calcolare sulla base dell’indicatore Isee della famiglia che ne farà richiesta. L’obiettivo? Mettere a disposizione un sostegno per quei nuclei che stanno attraversando un momento complicato a livello economico, soprattutto considerando le spese ingenti che la nascita di un bambino porta con sé (latte in polvere, pannolini, etc.). Così nasce il voucher indirizzato proprio ai genitori di nuovi nati, si tratta in fondo di nient’altro che un bonus bebè.
Ovviamente per ottenerlo andranno rispettati i parametri esatti indicati all’interno del bando, a partire dalla data di nascita del piccolo che dovrà essere venuto al mondo tra l’1 ottobre 2023 e il 31 ottobre del 2024. All’interno dell’iniziativa finiscono anche quelle famiglie che hanno deciso di adottare (sempre nella stessa finestra temporale), in questo caso l’età massima del minore non dovrà superare la soglia imposta di sei anni. Infine, l’attestazione Isee richiesta è inferiore o uguale a ventimila euro.
“Abbiamo pensato di dare un sostegno concreto alle famiglie che hanno avuto un bambino in questo ultimo anno. Un aiuto che sia utile per le spese”, ha commentato l’assessore ai servizi sociali, Nadja Bala, l’iniziativa proposta e accolta dal sindaco di Rovigo, Valeria Cittadin. Sono stati stanziati all’interno del bilancio comunale ben diecimila euro e il valore massimo del voucher che ogni famiglia (residente all’interno del territorio comunale) potrà ricevere è di trenta euro.
Nel bando non vengono specificate le modalità di spesa del contributo, saranno i genitori dei nuovi nati a decidere, in totale autonomia, come sfruttare il bonus. Una volta ricevute le domande, l’amministrazione provvederà a stilare una graduatoria complessiva; in ogni caso, avranno priorità i nuclei con minori o soggetti con disabilità oppure quelli composti da altri figli minorenni.
A quanto pare si tratta solo della prima operazione in questa direzione e non sono da escludere nuovi interventi in materia di aiuti economici. Sempre Bala ha aggiunto: “Sto studiando delle forme di collaborazione con i commercianti della città nel settore dei prodotti per la prima infanzia per arrivare ad una convenzione che garantisca delle agevolazioni”.
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