Bonus da record per aiutare chi è in difficoltà: decine di migliaia di euro per eliminare l’indigenza. Il DL Coesione ha sorprese per tutti!
Decreti Legge con i super poteri, ma soprattutto un Governo che finalmente si mette alla parte degli indigenti, ma di chi si tratta? Non serve immaginarsi povere persone per strada a mendicare, perché chi è in difficoltà oggi, non sono solo loro. Fare la carità serve poco se non gli si dà loro un lavoro, come anche star a vedere migliaia di persone a “passeggio” e senza lavoro: la società di oggi è in forte crisi. Il bonus in arrivo è una manna dal cielo per tantissimi. Infatti, la platea di contribuenti è larga, perché anche i sussidi non scherzano.
Si tratta di più aiuti messi insieme, ma si possono ottenere tutti? Quali sono i requisiti richiesti? Facendo un piccolo passo indietro, è bene riconoscere la gravità della situazione. Al giorno d’oggi non si smette di sognare il lavoro del cuore, ma bisogna anche fare i conti con la realtà. Si può aver fortuna oltre che bravura, ma a volte quest’ultima non basta affatto. La stabilizzazione è una meta lontana per i giovani di oggi, soprattutto per chi è maggiormente bersagliato.
Le discriminazioni socio-economiche sono all’ordine del giorno, e tra tutti, a farne maggiormente le spese, sono proprio le donne. Complice l’assunzione “stabile”, perché la maternità e la vera garanzia di diritti con politiche di Welfare sono pressoché lontane. Ma con questo tentativo da parte del Governo, si stanno compiendo i primi piccoli passi per aiutare queste categorie nel concreto. Non solo soldi, ma molto di più a disposizione.
Il già citato Decreto Legge Coesione è una parte del sistema a favore di giovani e donne, ma cosa implica? La chiave della risoluzione di situazioni di crisi potrebbe essere l’investimento, ma non solo, perché il piano di aiuti presenta più opzioni vantaggiose. Agenda alla mano, perché ci sono percentuali e elementi da tenere a mente, e sono così tanti che è facilissimo lasciarseli scappare. Dietro la misura c’è la concreta possibilità di dimenticare per sempre lo stato di indigenza, e decollare nel raggiungimento dei propri obiettivi.
Il Decreto Legge Coesione approvato ad aprile 2024 propone tutti gli incentivi inerenti l’Autoimpiego con l’aggiunta di contributi e voucher a fondo perduto per tutti gli indigenti di oggi. Si riferisce alla platea di contribuenti uomini, e soprattutto donne in difficoltà, che sotto i 35 anni sono in uno stato di disoccupazione, o peggio di vulnerabilità e fragilità.
Vengono tenuti in considerazione come destinatari anche i disoccupati beneficiari di ammortizzatori sociali, cioè coloro che usufruiscono delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori GOL. Di conseguenza, si fa conto di scenari difficili, dove non si riesce ad arrivare a fine mese con tanto di figli a carico.
L’iniziativa “Autoimpiego Centro-Nord” si affianca a quella “Resto al Sud”, con la stessa ratio: incentivare l’inserimento nel mondo del lavoro e migliorare la propria condizione economica. Si tratta di somme che vanno dai 30 mila ai 50 mila euro. Ovviamente, è denaro che deve essere ben speso. Quindi, si favoriscono investimenti su beni e servizi digitali, per la sostenibilità ambientale, e tutto ciò che concerne il risparmio energetico. Insomma, spese futuristicamente perfette per uno stile di vita più consono.
Chi al Sud è stato colpito da eventi sismici tra il 2009 e il 2016 può ottenere fino a 50 mila euro di voucher da impiegare nella digitalizzazione e transizione energetica. Il contributo a fondo perduto ha il valore del 65% su 120 mila euro di spesa, ma che nei territori sismici può salire fino a 75% nel tempo sopra indicato. Mentre si va al 60% laddove la spesa è tra i 120 mila e i 200 mila euro, con l’aumento del 70% al Sud.
In sostanza, si tratta di incentivi per aprire partita IVA, startup e imprese in proprio, perfettamente in linea con la transizione ecologica e digitale. Chi meglio dei giovani di oggi ha messo l’occhio su queste prospettive? Come se non bastasse ci sono bonus aziendali al 100% se si assumono giovani e donne in stato di vulnerabilità. Si parla rispettivamente di 500 e 650 euro!
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