Molti partono alla conquista del bonus salute, perché i vantaggi e le migliorie in gioco, fanno la differenza per chi ne ha i requisiti. L’obiettivo è tutelarsi, e con queste condizioni la modalità di conquista non è mai stata così semplice.
Novità in casa INPS, il bonus salute è un vantaggio per molti, ma come fare per ottenerlo senza pregiudicarne l’utilizzo? Significa ottimizzare la misura varata dallo Stato Sociale, senza perdere ogni possibilità di beneficio. Incrementare le proprie occasioni di cura è il fine, ma requisiti e condizioni cardine devono essere rispettate senza perdere tempo. La somma può salire a 517 euro, ma per fare in modo che diventi realtà, bisogna compilare correttamente la domanda proprio in vista delle ultime news in gioco.
Il bonus salute è quell’incentivo che permette ai nuclei familiari che ne necessitano, di prendersi cura di sé dal punto di vista sanitario, approfittando di sostegni economici di un certo peso. Significa usufruire facilmente di strumenti che possono fare la differenza nell’aiutare i soggetti maggiormente in difficoltà, e che al momento non riescono a curarsi in maniera opportuna.
La possibilità di ottenere 517 euro non è uno scherzo, ma una realtà che ben si adatta a chi ne possiede i requisiti. Questo è bene attenzionarlo, perché a cambiare sono degli aspetti importantissimi. Ci sono nuovi importi per l’indennità INPS, ed è proprio la circolare che vi è legata a chiarificare le modalità in atto.
La nota che pone l’aggiornamento delle convenzioni INPS fa riferimento a misure come il congedo parentale, maternità, malattia, indicando a sua volta i mezzi attivi che nel 2024 garantiscono delle prestazioni economiche che soddisfano le esigenze dei contribuenti. Si tratta dell’enunciazione chiara e ben definita degli importi, e non solo.
Domanda per bonus salute, come inoltrarla correttamente: tanti soldi e subito!
In base alla tipologia di lavoratore ci sono determinati calcoli di importo con tanto di retribuzione minima, tutto in relazione all’aggiornamento sopracitato. Cosa determina la variazione in questione? Secondo i dati ISTAT 2023 si tiene conto della modifica dei prezzi di consumo familiare, e sono indicate le misure per la retribuzione minima. Nello specifico, di seguito si analizzano le condizioni e le prestazioni dei lavoratori che subiscono maggiori cambiamenti.
I primi a figurare sono i lavoratori soci che vivono una condizione di malattia e nello specifico, la tubercolosi. Il trattamento minimo giornaliero nel loro caro è di 56,87 euro. Mentre per quelli agricoli con contratto a tempo determinato, le prestazioni economiche non possono essere minori di 50 euro. Seguono poi i piccoli coloni e compartecipanti familiari, i quali dal 2011 percepiscono le somme in relazione ad una media del loro reddito quotidiano del 2023. Il valore di riferimento è di 61,98 euro. E chi è autonomo?
Per tutti gli imprenditori agricoli professionali, coloni, mezzadri, coltivatori, la somma è quella già citata, cioè di 50 euro. Poi ci sono gli artigiani e i commercianti con 56,87 euro, ed infine i pescatori con 31,60 euro. Senza dimenticare dei lavoratori all’Estero e di quelli stranieri che attuano servizi domestici.
Calcolare la situazione della prima categoria è più facile, perché si basa sui contributi dovuti nel 2024. Invece, per la seconda, occorre far riferimento a delle somme ben precise. A ora effettiva si parte da 8,33 euro, ma si può salire a 9,40 e a 11,45 quando il monte ore eccede. Se ci sono più di 24 ore settimanali, il valore di riferimento è di 6,06 euro.
Infine, ci sono coloro che sono iscritti alla Gestione separata, i lavoratori autonomi. Nel caso di malattia, il reddito annuo è di circa 18 mila euro per il 2024. Nello specifico, i liberi professionisti che non sono assicurati ad altra forma di previdenza e gli sportivi nel dilettantismo, sono previsti 400 euro al mese. Seguono poi i famosi 517 euro per i collaboratori, e 414 euro per quelli coordinati a continuativi sempre nell’ambito sportivo dilettantistico.
Infine, quali sono le percentuali di riferimento? Nel caso di malattia 8%, 12% e 16%. Se c’è degenza ospedaliera o malattia legata all’articolo 8 della Legge n.81 del 2017, 16%, 24% e 32%.
Ultimissime condizioni, gli importi per i 12 mesi precedenti l’evento in base alle mensilità sono i seguenti. Da 1 a 4 mensilità di contribuzione, 52 euro, quindi 16%; da 5 a 8 mensilità si è al 24% e sui 78 euro; mentre da 9 a 12 mesi ci sono 104 euro circa sul 32%. Ma se la prestazione è uguale al 50% dell’importo da corrispondere in relazione all’indennità di degenza, si va alle stesse tempistiche rispettivamente: all’8% con 26 euro, al 12% con 39 euro, e al 16% con 52 euro.