Probabilmente ad alcuni il bonus 200 euro può non cambiare la vita, ma a molti può far pesare meno la situazione di crisi economica. Natale meno duro, e futuro più sicuro!
Niente di questa fase storica sta facendo pensare ai contribuenti che arrivare a fine mese sia semplice, figuriamoci nel periodo natalizio. Entro dicembre bisogna agire, perché i vantaggi potrebbero andare perduti, ma è anche vero che non è per tutti. La crisi economica abbonda, le difficoltà non si risolvono da sole, e i cittadini stanno già vivendo forti disagi per l’aumento del livello dei prezzi e l’impossibilità di trascorrere serenamente le feste. Soluzione concreta, ma bisogna porre le giuste mosse.
Il Natale e tutte le festività che ne conseguono potrebbero essere messe in difficoltà. Complice un quadro economico fallimentare, cioè assolutamente contraddistinto da falle di sistema che non permettono né la crescita, e quindi nuovi guadagni, né tantomeno fonti di risparmio. Mettere da parte qualcosa è praticamente impossibile, figuriamoci avere più ricchezza! Di certo, non è il momento per sbancare il lunario, ma comunque garantire la serenità è quello che il Welfare State deve fare.
Così, ci si ritrova davanti una situazione che parrebbe irrisolvibile, ma una piccola mano statale potrebbe risollevare le sorti degli indigenti. Attenzione, chi sta “peggio” non sono solo quelli delle fasce più basse. Poiché anche chi sta in “mezzo”, cioè il cittadino medio, deve fare i conti con un risparmio totalmente in rosso. Chi può richiedere il beneficio?
Come già accennato, non sarà il bonus 200 euro a fare uscire dalla soglia di povertà alcuni contribuenti. Ma è anche vero che se si tratta di chi è del “ceto medio”, è possibile trovare una quadra e avere un sostegno in più che comunque, non fa male. Non si tratta solo di spese quotidiane, ma anche di capire dove attingere per pagare quelle improvvise. Ci sono dei settori specifici che si riprenderanno.
Il Bonus 200 euro è introdotto dalla Legge di Bilancio ed è fondamentale per sostenere i lavoratori dipendenti. È un sostegno una tantum da finalizzare a spese legate al carburante e all’energia, cioè i settori colpiti maggiormente dall’aumento dei costi. Meglio noto infatti come un Bonus benzina o carburante, è destinato a chi ha un reddito che durante l’anno non eccede i 35 mila euro. Poiché l’obiettivo principale è aiutare nel concreto i cittadini proprio nelle spese in questione.
Tutti i dipendenti del settore privato possono farvi domanda. L’importante è che il reddito annuale non superi l’ammontare sopra indicato. Tra i grandi esclusi vi figurano i dipendenti pubblici e i lavoratori autonomi. È una selezione ben mirata, poiché serve per aiutare quella categoria che più tra tutte potrebbe risentirne dei costi di carburante e dell’energia avendo a disposizione anche meno garanzie.
Come richiedere questo aiuto? È facilissimo, non serve presentare domande formali. Infatti, il bonus 200 euro è erogato direttamente dal capo, cioè il datore di lavoro, mediante la mossa dello sgravio fiscale, quindi in busta paga. L’importo lo si evidenzia in questo documento e nel mese di dicembre con l’aggiunta della Tredicesima.
In questo modo non si attendono i grossi tempi della burocrazia, garantendo al contempo ai beneficiari i vantaggi in questione, senza dover fare ulteriori passaggi. La scadenza però è imminente. I datori devono muoversi entro il mese di dicembre. Ultima chicca, non meno importante, Il Governo aggiunge la Carta Dedicata a Te. Si tratta di una misura per le famiglie con ISEE annuo sotto i 15 mila euro con importo di 500 euro da investire in beni di prima necessità. Il Natale appare meno triste con questi aiuti Statali.
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