C’è una novità che arriva a casa di tutti, tramite lettera semplice. Si tratta di un documento essenziale e che ha subito una variazione. Scopriamo qual è.
Tutti hanno certamente nel portafogli la Tessera Sanitaria. Qualcuno la chiama “Codice Fiscale”, perché all’inizio questa card plastificata riportava appunto i dati del cittadino. Negli ultimi anni è cambiata, e non solo graficamente parlando. Adesso offre molte più funzioni e serve in più ambiti. Vediamo quale novità ci aspetta nella cassetta della posta.
Probabilmente qualcuno l’ha già ricevuta, qualcun altro l’avrà richiesta e altri ancora avranno una sorpresa quando la vedranno. Stiamo parlando della nuova Tessera Sanitaria. In questi giorni, anzi in realtà già da marzo, è in viaggio verso tutti i cittadini italiani. Ma cosa cambia rispetto a quella vecchia? E cosa si potrà fare con la nuova card? Andiamo a scoprire tutti i dettagli.
La Tessera Sanitaria arriva a casa di tutti, ma è diversa
Come tutti già sappiamo, la Tessera Sanitaria serve per fare molte cose: per usufruire dei servizi socio-sanitari per acquistare un medicinale – anche con ricetta dematerializzata – per prenotare un esame o una visita specialistica, ma anche più semplicemente per certificare il proprio codice fiscale e comunicarlo quando richiesto.
Dopo un nuovo Decreto firmato 1 marzo 2022, sono cambiate però alcune cose. La nuova Tessera sarà inviata a casa dei cittadini presso la residenza anagrafica. La forma è sempre la stessa, ovvero una card plastificata. Ma ci saranno delle cose in più e altre in meno. Ad esempio, i cittadini di Bolzano e provincia, noteranno che le diciture saranno riportate sia in lingua italiana che in tedesco.
Un altro cambiamento, design grafico a parte, lo si potrà notare nella parte anteriore della Tessera. Oltre a Codice Fiscale, nome e cognome, luogo e data di nascita, in basso a destra c’è una novità. Nel riquadro, dedicato ai “dati sanitari regionali”, fino ad oggi compariva anche il simbolo della Regione di appartenenza. Da ora in avanti quella parte rimane vuota.
Qualcuno avrà notato senz’altro il chip. Si tratta di una funzione aggiuntiva che garantisce ancora più sicurezza durante l’uso della tessera. Serve infatti ad accedere ai servizi in rete delle PA. Tramite il chip, vi è un riconoscimento sicuro e la privacy viene tutelata. Nella parte posteriore, invece, troviamo la dicitura “Tessera Europea di Assicurazione Malattia”, ed è la funzione che permette di usufruire di assistenza sanitaria anche in UE, Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Svizzera, a seconda ovviamente delle normative dei Paesi interessati.
L’unica cosa che per adesso non è cambiata è la scadenza. Siamo a 6 anni di validità. La data è visibile sia nella parte anteriore che in quella posteriore. Ricordiamo che se il cittadino che riceve la nuova tessera nota degli errori può sempre rivolgersi all’Agenzia delle Entrate di competenza territoriale, per far apportare le modifiche. In caso di smarrimento o furto, bisogna per prima cosa fare una denuncia alle Autorità competenti e poi richiedere un duplicato, anche telematicamente.