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Aria condizionata in auto, ora c’è la multa: in pochi lo sanno

L’utilizzo dell’aria condizionata nella propria autovettura può rivelarsi “un optional” indispensabile con l’arrivo della stagione più calda. In determinate giornate, la propria auto può diventare un vero e proprio inferno, in cui resistere solo pochi minuti è davvero impossibile.

Ma attenzione alla tentazione di avviare l’aria condizionata in frangenti sbagliati. Perché, pochi lo sanno, anche se non esiste una normativa precisa che ne regola l’uso, ci sono dei divieti per così dire speciali, che non possono essere ignorati.

Immaginiamo di aver trascorso qualche ora nel nostro centro cittadino, impegnati tra mille annose pratiche burocratiche, e di aver parcheggiato l’automobile al sole.

Quando rientriamo nel nostro abitacolo, toccare la vettura solo per aprire lo sportello è come mettere le mani su un pentolone di acqua bollente.

A questo punto saremmo mossi dalla tentazione di accendere l’aria condizionata, chiudere i finestrini, e goderci per pochi minuti un refrigerio incredibile. Non è possibile. Attenzione, infatti, alle normative che vi andremo a spiegare.

Potrebbero sorprendervi, pochi infatti ne sono a conoscenza. Rientrano nel Codice della Strada.

Ma prima va fatta una premessa. L’aria condizionata può anche salvarci la vita. Possibile? Assolutamente si. Un lungo viaggio, da soli alla guida, un possibile colpo di sonnolenza, dovuto a calore e stanchezza. Un secondo può essere fatale.

Tra i consigli che un buon guidatore dovrebbe osservare, con l’arrivo dell’estate, c’è quello di mantenere l’abitacolo della vettura ben areato. L’aria condizionata che circola nella macchina può infatti evitarci un pericolosissimo colpo di sonno e magari anche evitare spiacevoli incidenti.

E veniamo ora alle normative che riguardano il corretto uso dell’aria condizionata. 

Tenere l’aria condizionata accesa in macchina è un’infrazione punibile con la multa. Un’abitudine che hanno molti guidatori è quella di far raffreddare l’abitacolo, lasciando il motore acceso qualche minuto prima di partire. Pratica comune, ma illegale, punita severamente dal Codice della strada.

L’articolo 157 comma 7-bis punisce i guidatori che fermano l’auto e lasciano il motore acceso. In sosta, infatti, il motore deve restare spento, in caso contrario si rischia una multa che va dai da 216 a 432 euro.

Il motivo è legato alla tutela dell’ambiente: tenendo il motore acceso in sosta si continua ad inquinare. Diversa la situazione per la fermata, o meglio quando ci si ferma per poco tempo per permettere di far scendere dei passeggeri e poi ripartire.

La norma però riguarda anche il periodo invernale, così come è illegale raffreddare la macchina in sosta, lo è anche riscaldarla per gli stessi motivi che si presentano nel primo caso.

In poche parole le normative della strada ci indicano che l’aria condizionata può essere accesa solo con la vettura in movimento e non con la macchina spenta e il motore acceso.

E’ naturale che per far partire l’aria condizionata è necessario che il motore sia in funzione. Ma questo non è possibile se la vettura è ferma.

In questo momento più che mai, tutti i Governi Europei, del resto, Italia compresa, sono orientati verso una politica di sostenibilità. Il “green” non è una moda ma una necessità, una condizione irrinunciabile, in parte legata alle normative di salvaguardia dell’ambiente, ma anche irrimediabilmente figlia del momento storico che stiamo attraversando, con la benzina alle stelle e la necessità di trovare una valida alternativa ai carburanti tradizionali.

In tal senso, non possono che fare gioco le buone abitudini degli automobilisti.

Un peso importante ce l’hanno la conoscenza e l’informazione. La normativa di cui abbiamo parlato fin ora, infatti, è abbastanza recente (anno 2007) e lo ripetiamo rientra nelle politiche che i Governi di tutto il mondo stanno adottando per frenare l’inquinamento dell’aria, causato in primis dai gas di scarico delle autovetture.

Alfredo Iannaccone

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