L’apertura dei mercati finanziari di oggi segna un momento di stasi. Si prende fiato prima delle dichiarazioni del Presidente degli USA
Borse europee poco mosse anche oggi 31 gennaio 2025: già dall’avvio di seduta è stato possibile riscontrare una calma piatta, di attesa, con leggeri rialzi. Gli indici di apertura dei mercati finanziari europei li trovate qui:
- FTSE MIB (Milano): +0,34%
- DAX (Francoforte): +0,2%
- CAC 40 (Parigi): +0,16%
- IBEX 35 (Madrid): +0,16%
- FTSE 100 (Londra):+ 0,23%
Manca poco alla decisione sulle tariffe del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ma si prevede che mantenga la sua minaccia di imporre dazi all’importazione su Messico e Canada, parliamo quindi di una calma apparente, di quelle che anticipano le tempeste. Anche in Asia si attendono i dazi. In Europa la situazione non è da meno: senza la spinta della Germania, sappiamo bene che l’economia dell’Eurozona si ferma. È ciò che stiamo vivendo in questi mesi.
Il leggero rialzo è legato alla dichiarazione della Bce del taglio dei tassi d’interesse , ma a quanto pare i dati dell’ultimo trimestre del 2024 segnano una stasi sulla crescita, rispetto ai tre mesi precedenti quando aveva registrato un minimo aumento considerevole dello 0,4%. È il riflesso della crisi tedesca, gli analisti temono inoltre che un’ondata di dazi Usa possa ancor di più bruciare quel po’ di crescita che ci aspetta quest’anno.
Resta poi alta l’attenzione anche sulle società tecnologiche dopo il crollo di inizio settimana innescato dall’emergere del modello di intelligenza artificiale a basso costo della startup cinese DeepSeek. Gli amministratori delegati di Microsoft e Meta hanno difeso la loro spesa massiccia per l’intelligenza artificiale, affermando che è fondamentale per rimanere competitivi in questo nuovo campo, ma la notizia più importante per i mercati è che Trump ha minacciato di nuovo tariffe al 100% contro i paesi Brics. Una sorta di stratagemma per metterli in guardia dal sostituire il dollaro Usa come valuta di riserva.
L’impatto dei Dazi di Trump sui mercati finanziari
Le dichiarazioni di Donald Trump sui dazi sappiamo bene che potrebbero creare volatilità sui mercati, la Trump volatility è ormai un fenomeno al quale bisogna fare l’abitudine: influenzerà diversi settori e aziende. Rimaniamo quindi con i nervi saldi e vediamo come affrontare questi sali e scendi con suggerimenti strategici.
- Monitoraggio in tempo reale e analisi settoriale
- Focus su settori esposti come acciaio, alluminio, auto, moda e agroalimentare.
Per analisi di questo tipo consigliamo di utilizzare piattaforme di news trading algoritmico (es. Bloomberg, Reuters) per reagire rapidamente agli annunci e mantenere la reattività necessaria nei momenti di volatilità. Guardare nel breve termine esportatori europei come Ferrari e LVMH, ma anche importatori USA che dipendono da supply chain cinesi (es. Apple, Walmart), e costruttori auto con produzione in Messico (GM, Ford). Invece a lungo termine puntare su industrie che sono protette dai dazi e quindi anche dai sali e scendi di volatilità come per l’acciaio o per esempio Archer Daniels Midland per l’agricoltura.
- Rimane sempre suggerito investire in asset rifugio come oro, Treasury e yen
- Hedge come copertura contro la volatilità: gli investimenti paralleli in questi momenti salvano.
- Ricordarsi anche di mantenere una buona diversificazione valutaria: per esempio con posizioni short su EUR/USD
Altri punti su cui fare focus per strategie più approfondite
- Reazione a catena e Retaliation
-Possibili ritorsioni dell’Unione Europea potrebbero ad esempio penalizzare Boeing e il settore agricolo USA (soia, whiskey).
-In caso di limitazione sulle importazioni, long su acciaio e alluminio USA (ETF: SLX)
- Strategie di arbitraggio e Timing
-Buy the dip su oversold: può essere utile per identificare aziende con exposure tariffaria temporanea, ma puntando a fondamentali solidi.
-Rotazione settoriale: pensare anche a un eventuale spostamento verso settori difensivi (utility, healthcare) in fasi di alta incertezza.
- Analisi politica e probabilità di implementazione
-Valutare se gli annunci di Trump siano tattiche negoziali ed evitare reazioni eccessive: sappiamo bene che il Presidente spesso punta su un linguaggio enfatico volto a scioccare, sputando fasi di difficile attuazione.
-Creare scenari base/bear/bull in base alla storia dei precedenti dazi.
- Risk Management
-Utilizzare stop-loss e trailing stop per proteggere le posizioni esposte a gap di mercato: lo ripetiamo spesso ma è importante per gestire le perdite, soprattutto quando non si è molto esperti.
-Diversificare geograficamente con esposizioni meno colpite (Asia emergente, America Latina).
- Opportunità a Lungo Termine
-Investire in aziende di automazione (es. Rockwell Automation) e logistica USA, che sono quelle che avranno una buona crescita esponenziale.
-Esposizione a ETF tematici (es. XLI per l’industria) se le politiche protezioniste avranno successo.
Come sempre gli investitori sono chiamati a prestare attenzione ai dati macroeconomici in uscita e alle notizie societarie, al fine di orientare al meglio le proprie strategie di investimento, ma una guida così dettagliata potrebbe rivelarsi utile come suggerimento per indirizzare meglio le proprie intuizioni.