Apertura all’insegna dell’incertezza per le borse europee: vediamo perché la cautela della FED può essere più pesante del previsto

Incertezze sulle borse europee: le politiche FED stanno influenzando di riflesso i dati, come interpretare i numeri dal punto di vista dell’investimento 

Le principali Borse europee hanno aperto la giornata odierna del 13 gennaio 2025 in territorio negativo. Si riflette il clima di incertezza alimentato dai dati sul mercato del lavoro degli Stati Uniti e dalle aspettative sulla politica monetaria della Federal Reserve.

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Apertura all’insegna dell’incertezza per le borse europee: vediamo perché la cautela della FED può essere più pesante del previsto – trading.it

Apertura delle principali piazze europee:

  • FTSE MIB (Milano): 35.090,23 punti, in calo dello 0,64%
  • CAC 40 (Parigi): 7.431,04 punti, in ribasso dello 0,79%
  • DAX (Francoforte): 20.214,79 punti, in diminuzione dello 0,50%
  • IBEX 35 (Madrid): 11.720,90 punti, in flessione dell’1,50%

Piazza Affari apre in moderato calo, ma questa prudenza sui mercati è strettamente legata al ruolo cruciale della Federal Reserve (Fed). Più in generale la Borsa italiana ha archiviato la settimana con un +2,8%. Tra i titoli trainanti troviamo Moncler (+7,7% ), ma anche Mediolanum, Bper Mps tutte sopra il 6%. L’ondata in rosso, però, è partita dalla settimana appena chiusa, con Wall Street che risente delle nuove politiche USA: ridimensionate anche le aspettative sui prossimi tagli da parte della Fed, si continua quindi a dare attenzione all’aumento dei rendimenti obbligazionari.

Nonfarm Payrolls e cautela della Fed: il suo impatto sui mercati

I Nonfarm Payrolls (buste paga non agricole) rappresentano uno degli indicatori più importanti del mercato del lavoro statunitense. Questo dato misura il numero di posti di lavoro creati, esclusi quelli nei settori agricolo, pubblico e domestico, offrendo così una panoramica della salute economica generale. Guardando ai dati, secondo gli analisti il tasso di occupazione tende in positivo e al momento è previsto stabile al 3,7%, ma si sta scrutando con attenzione anche la crescita dei salari medi: un aumento superiore alle attese potrebbe rafforzare l’idea per la quale la Fed continui a mantenere una politica restrittiva per contenere l’inflazione.

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Nonfarm Payrolls e cautela della Fed: il suo impatto sui mercati -trading.it

La Federal Reserve, da parte sua preoccupata di mantenere l’inflazione sotto controllo, ha ribadito che un mercato del lavoro forte potrebbe complicare ulteriormente il suo percorso verso una stabilizzazione economica. Il presidente Jerome Powell ha sottolineato che saranno necessari ulteriori segnali concreti di un rallentamento dell’economia prima di modificare l’attuale politica monetaria.

La ferma convinzione di continuare con politiche restrittive ha influenzato i dati di oggi, e influenzerà quelli della settimana. In particolare, l’approccio restrittivo peserà in modo significativo su settori chiave nei mercati di oggi. A partire dai titoli tecnologici, dove al momento si concentrano le attenzioni, sia in positivo che in negativo, fino poi ai settori ciclici come l’industria, che risente di una crescita economica rallentata. Non è poi da dimenticare che anche gli stessi titoli difensivi potrebbero risentirne: lo stesso settore sanitario, con la sua stabilità intrinseca, potrebbe invertire le tendenze.

Cosa aspettarsi dai mercati finanziari nel breve termine

L’apertura incerta riflette non solo le aspettative sui dati del mercato del lavoro, ma anche una crescente consapevolezza che la Fed potrebbe prolungare il periodo di politiche restrittive, rendendo così più complesso il recupero dei mercati azionari.

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Cosa aspettarsi dai mercati finanziari nel breve termine -trading.it

Un mercato del lavoro che si conferma robusto potrebbe amplificare le pressioni inflazionistiche e così, come anticipato nel paragrafo precedente, rinforzare l’idea che la cautela della Fed sia giustificata, ma che, dall’altra parte, potrebbe significare l’arrivo di un’ondata decisionale più pesante del previsto per gli investitori.

In sintesi occorre fare focus sul fatto che i dati in rosso possano significare una frenata da parte degli investitori che stanno tendendo a puntare sulla prudenza, consapevoli del ruolo dominante della Fed, sia per questa che per le prossime settimane. I mercati restano abbastanza sospesi nei dati, riflettendo incertezza, attendendo segnali più concreti, anche per capire quanto a lungo le politiche restrittive potranno influenzare il panorama finanziario globale.

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