Aperte le domande per il nuovo bonus: il termine ultimo resta il 18 novembre

C’è un nuovo bonus ed è già possibile fare domanda: ma di cosa si tratta e chi può accedervi? Scopriamolo insieme. 

Questi sono stati e per certi versi sono ancora, dall’avvento del Covid19, gli anni dei bonus riservati a varie categorie di utenti. Negli ultimi anni, infatti, i vari governi che si sono succeduti hanno concesso numerosi incentivi per far fronte a varie situazioni critiche, sia per ciò che concerne le imprese, sia le famiglie.

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Molti bonus sono stati concessi per l’edilizia, per poter ristrutturare casa, per farlo secondo criteri di classe energetica, mentre altri hanno riguardato gli affitti, con integrazioni del canone. Altri bonus hanno avuto come priorità l’aiuto per sostenere le varie spese di trasporto pubblico, oppure per l’acquisto di sedute dallo psicologo.

Di sostegni ce ne sono stati tanti e ce ne sono ancora, e per scoprire quali sono quelli attivi è importante seguire le varie info in merito. E a proposito di bonus, ce n’è uno riservato a una certa categoria di utenti, che è in scadenza per il prossimo 18 novembre 2024. Di cosa si tratta, nel dettaglio? Scopriamolo insieme.

Nuovo bonus, a chi è rivolto e come fare per accedere all’incentivo

C’è un nuovo incentivo per cui è possibile presentare domanda fino al 18 novembre 2024. Esso riguarda alcuni tipi di imprese.

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Nello specifico, si tratta della possibilità di presentare, tramite portale Agenzia delle Entrate, un’istanza per ottenere il credito di imposta per aziende appartenenti ai seguenti settori: agricolo, pesca, acquacoltura. Tali imprese nel 2023, devono aver comprato beni strumentali da usare in strutture ubicate in una delle regioni del Mezzogiorno, ossia Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia o Sardegna.

L’istanza potrà essere inviata, come detto, entro il 18 novembre 2024 e per ottenere il credito bisognerà specificare alcune info, tra cui dati dell’azienda che ne beneficerà e progetto di investimento. Si può inviare domanda attraverso un intermediario abilitato a farlo, tramite software “cimagricoltura23”, che si trova sul portate dell’Agenzia delle Entrate.

Dopo 5 giorni dall’invio dell’istanza, si riceverà una ricevuta di presa in carico della domanda, oppure di diniego. Nel secondo caso, la domanda è da considerarsi, appunto, scartata, e saranno addotte motivazioni in merito.

Verranno inoltre ritenute valide le domande inviate il 18 novembre e nei 4 giorni precedenti, che però il servizio telematico non ha accettato, purché siano rinviate entro 5 giorni dalla scadenza. Fino al 18 novembre si potrà anche comunicare la rinuncia al credito di imposta già chiesto in una precedenza istanza.

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