Hai mai pensato a cosa faresti con 500.000 euro sul conto? Antonio, 45 anni, ci si è trovato davvero: stipendio da dipendente pubblico, vita tranquilla e pochi eccessi.
Dopo aver venduto un immobile a Milano, ora ha un obiettivo preciso in testa: ottenere una resa certa fino alla pensione. Non vuole rischiare, non vuole perdere tempo. Solo sicurezza e continuità.
E in banca, Davide, il suo consulente, gli presenta un investimento forse poco glamour, ma che potrebbe fare esattamente al caso suo.
Antonio non è un investitore incallito. È uno come tanti: lavoro fisso, abitudini semplici, una visione del futuro concreta. Non si è mai interessato troppo ai mercati finanziari, e la parola “borsa” gli suona più come qualcosa da evitare che da rincorrere.
Ma con mezzo milione in mano, sapeva che lasciarli fermi sul conto non aveva senso. Il punto era trovare qualcosa che non lo obbligasse a cambiare vita, ma che gli garantisse una resa regolare, senza doverci pensare ogni giorno.
Così si è seduto davanti a Davide, che gli ha proposto un titolo di Stato. Un investimento semplice? Forse sì. Ma le cose semplici, quando funzionano, hanno più potere di quanto si pensi. Il titolo in questione è il Btp Tf 2,7% Mz47 Eur, con una scadenza lunga – 2047 – ma con condizioni davvero interessanti per chi, come Antonio, può permettersi di pensare sul lungo termine.
Il primo dato che ha colpito Antonio è stato il prezzo di acquisto, che oggi è a 76,79. Significa che il valore del titolo è inferiore a quello che si riceverà a scadenza ( 100 ). Questo si traduce in un guadagno automatico sul capitale investito. In più, c’è la cedola annuale del 2,7% , che su 500.000 euro equivalgono a 13.500 euro lordi l’anno, cioè circa 10.000 euro netti . Soldi veri, che arrivano puntuali, ogni anno.
Per Antonio, che guadagna 2.000 euro al mese, queste entrate extra fanno davvero la differenza. Possono coprire viaggi, spese impreviste, aiutare un figlio all’università o semplicemente garantire una vita più serena. Ma c’è di più: il rendimento effettivo netto a scadenza è del 3,99%, grazie anche alla differenza tra il prezzo d’acquisto e il valore di rimborso.
A conti fatti, Antonio si troverà ad aver incassato oltre 200.000 euro in cedole nell’arco di 22 anni. E alla scadenza, tra i 67 e i 70 anni, riceverà l’intero capitale rimborsato a 100, quindi circa 650.000 euro. In pratica, ha trasformato un immobile venduto in un flusso di denaro regolare che lo accompagna fino alla pensione… e oltre.
Molti pensano che per investire bene servano competenze avanzate o nervi saldi. Ma a volte basta affidarsi a strumenti semplici , trasparenti, ea un professionista che sappia leggere i tuoi bisogni. Antonio ha trovato nel BTP 2047 esattamente ciò che cercava: una resa certa , costante, compatibile con la sua vita e senza sorprese.
La durata modificata è di 15,11, quindi è vero che il titolo è sensibile ai tassi di interesse. Ma per chi, come Antonio, lo tiene fino a scadenza, questo dettaglio è secondario. Non c’è la necessità di vendere, né di gestire lo stress finanziario. Solo la tranquillità di ricevere ogni anno ciò che serve, e sapere che il capitale finale sarà integro e maggiorato.
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