Quando si può chiedere l’anticipo TFR, Trattamento Fine Rapporto: questione deroghe possibile nei CCNL, dettagli su motivazioni e altri aspetti
Quali alcuni dei dettagli da sapere circa la richiesta dell’anticipo del TFR: le tempistiche, le deroghe possibili nei contratti nazionali di lavoro e altri aspetti, ecco di seguito di cosa si tratta.
È un argomento che desta interesse e suscita attenzione, quello inerente il Trattamento di fine rapporto, al cui riguardo possono esserci diversi interrogativi e aspetti che generano curiosità.
Cos’è il TFR – Trattamento di Fine Rapporto?
Quando si parla di Trattamento di fine rapporto si fa riferimento ad una somma di denaro la quale è regolarmente accantonata dal datore di lavoro, calcolata sulla retribuzione annua avuta dai lavoratori, ed erogata a quest’ultimi di solito quando il rapporto lavorativo giunge alla conclusione, che ciò avvenga per licenziamento, dimissioni, raggiungimento dei requisiti per la pensione.
Come viene spiegato da Business Online, la richiesta di anticipo TFR non può essere chiesta sempre, e al tal riguardo i dipendenti possono di solito farne domanda soltanto in seguito alla maturazione di almeno otto anni di anzianità di servizio.
Viene spiegato e sottolineato che tale richiesta di anticipo può esser fatta soltanto per determinati motivi, i quali sono importanti, come spese sanitarie o mediche, l’acquisto di una prima casa per sé stessi o per i figli, o ad esempio per lavori di ristrutturazione delle medesime. Questi, alcuni dettagli in merito.
Richiesta anticipo TFR, quando si può chiedere e come funziona
Un argomento dunque interessante e che desta attenzione, quello inerente il TFR, la cui questione richiesta è stata approfondita anche qui; mentre chi volesse approfondire aspetti legati alla richiesta TFR e ai calcoli, all’ammontare e altri aspetti può cliccare e leggere qui.
Rispetto al tema in oggetto, come detto approfondito da Business Online, i lavorotori possono far richiesta dell’anticipo ma non sempre; il lavoratore dipendente deve infatti aver maturato almeno otto anni di sevizio, e dunque: 8 anni almeno di anzianità lavorativa maturata; non aver mai presentato altra domanda circa anticipo trattamento fine rapporto; giustificare eventuali spese mediche o sanitaria riguardo terapie ed interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche; documentare le spese fatte circa l’acquisto della prima cosa o eventuali lavoro di ristrutturazione.
Si legge ancora che, riguardo la richiesta di anticipo del tema in oggetto, non è detto né tantomeno obbligatoria che questa venga accolta dal datore di lavoro, il quale potrebbe anche rifiutare di concedere l’anticipo.
È possibile far richiesta dell’anticipo trattamento fine rapporto prima degli 8 anni di anzianità di servizio?
A tal riguardo, Business Online spiega se la legge consente ai lavoratori dipendenti di far richiesta dopo la maturazione di otto anni di anzianità di servizio presso la medesima azienda oppure datore di lavoro ed ente, ma detto che in taluni casi tale regola potrebbe essere derogata dai vari CCNL.
Si legge che può esserci la possibilità di contratti nazionali di lavoro i quali potrebbero consentire ai dipendenti di far richiesta di anticipo della proprio quota del trattamento di fine rapporto prima dei suddetti 8 anni. A tal riguardo, per comprendere e sapere se tale possibilità vi sia effettivamente, occorrerebbe consultare il proprio CCNL
Questi alcuni dettagli al riguardo. Ad ogni modo è bene ed opportuno approfondire ed informarsi consultando il CCNL di riferimento e anche confrontarsi con esperti del campo e professionisti del settore, per saperne di più nel dettaglio e chiarire eventuali dubbi, elementi, requisiti, condizioni e tutto quanto di importante c’è da sapere in merito.